Collana “Corsari”
Massimo Maugeri, Viaggio all’alba del millennio
Collana “Arrembaggi”
Sacha Naspini, Cento per cento
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PerdisaPop abbandona l’attenzione verso la narrativa di genere che caratterizzava le sue collane sotto la direzione di Luigi Bernardi e nel nuovo corso segnato da Antonio Paolacci si concentra sulla letteratura minimalista, scandagliando il vasto mare della produzione italiana.
Massimo Maugeri - noto blogger di Letteratitudine - dopo alcune collaborazioni con Azimut e un paio di romanzi brevi, pubblica nella Collana Corsari un’antologia di racconti come Viaggio all’alba del millennio (pagine 224 - euro 15), che contiene alcune perle (la storia del presunto terrorista che dà il titolo alla raccolta, ma anche La città di Elio Fante che chiude in crescendo il volume) e diverse narrazioni di puro intrattenimento, caratterizzate da una fusione di grottesco e drammatico. Luigi Pirandello è il parametro ineguagliabile con cui si misura Maugeri, perché la commedia umana messa in scena dall’autore è interpretata da personaggi che indossano una maschera, sono al tempo stesso uno, nessuno e centomila. Alti e bassi, come sempre in una raccolta, ma in ogni caso il lettore non resta deluso perché la scrittura è piana e godibile, senza presunzioni letterarie, ma spinta dal piacere di raccontare storie e di intrattenere facendo pensare. Consigliato per sorridere sui nostri difetti e per capire quanto sia cambiata la società italiana nel volgere degli anni.
Sacha Naspini - scrittore completo che non finisce mai di stupire - pubblica di nuovo Cento per cento (euro 9 - pagine 112), già uscito con Historica Edizioni di Francesco Giubilei (l’editore più giovane d’Italia), che nel nuovo formato guadagna in maggior distribuzione ma non certo in eleganza grafica. Il volume è molto piccolo, ha una copertina in cartoncino che si piega a guardarla ed è destinato a scomparire in una normale libreria. È un vero peccato, perché la storia-intervista del pugile Dino Carrisi che racconta a una troupe televisiva la sua vita sul ring meritava una confezione migliore. Dino Carrisi ama definirsi un pugile al cento per cento, dice di se stesso che è nato pugile, come altri nascono scrittori o pittori, per questo è destinato a fare grandi cose in un mondo di persone che nella loro attività registrano il sessanta/settanta per cento di rendimento. La cosa migliore del romanzo breve è lo stile di scrittura che si adegua bene alla narrazione in prima persona compiuta da un pugile pieno di sé, ignorante e strafottente. Lo stile di Sacha Naspini cambia romanzo dopo romanzo, così come le trame e i generi frequentati non sono mai gli stessi, attitudine insolita per uno scrittore italiano, che rivela qualità non comuni da sceneggiatore. Ricordiamo tra le opere migliori dello scrittore maremmano L’ingrato e I sassi (ancora nel catalogo de Il Foglio Letterario, casa editrice che l’ha lanciato), ma pure il formidabile I Cariolanti, romanzo sul dolore a tinte horror uscito per Elliot. Perdisapop aveva già pubblicato Noir Désir. Né vincitori né vinti, nella prestigiosa Collana Rumore Bianco.
Gordiano Lupi