«Saranno i radicali - e non Berlusconi, Bossi o Formigoni - a garantire a tutti i cristiani una degna celebrazione dell'editto di milano del 313».
«Ci sarà un "Giardino della memoria dei martiri cristiani" - e non un parcheggio interrato - nel sito del cimitero paleocristiano ad Martyres di S. Ambrogio per i 1700 anni dell'editto di Costantino e Licinio, per la libertà di espressione di ogni convinzione religiosa».
È quanto dichiarato dal Portavoce dei Radicali per Sant'Ambrogio, Lucio Bertè, che ha aggiunto:
«Non ho mai fatto promesse vane. Nell'agosto 2008, nella sede del Parlamento Europeo, nel corso del Convegno internazionale su "Laicità e religioni di fronte alla violenza fondamentalista", voluto e organizzato dai parlamentari radicali Pannella e Cappato, ho annunciato pubblicamente il mio impegno per la tutela del Cimitero ad Martyres di S.Ambrogio in Milano, contro la pretesa oscurantista, imposta dal "geometra" Berlusconi tramite l'elettromeccanico Albertini, di sbancarlo per sostituirlo con un parcheggio interrato. Il 2 novembre 2008 l'impegno veniva assunto dal Congresso di Radicali Italiani e il 1° dicembre 2009 i Radicali per Sant'Ambrogio portavano al voto del Consiglio regionale della Lombardia una Mozione che decideva la tutela del sito ad Martyres da parte dei Beni Culturali e la realizzazione di un "Giardino della Memoria dei Martiri cristiani" e delle vittime per la libertà di espressione anche religiosa. La mozione prese 24 voti contro 23, ma finì pari e patta per una astensione che per regolamento si sommò ai voti contrari. Decisivi furono: a) il voltafaccia della Lega Nord, che votò contro la Mozione che pure avevano firmato in molti, a partire dal Presidente del Consiglio regionale Giulio De Capitani, su sollecitazione del suo Assessore alla Cultura Massimo Zanello, e dell'Assessore e immobiliarista PdL Massimo Buscemi; b) il parere negativo sulla Mozione ottenuto in Commissione Cultura, con l'inganno ordito dal Presidente leghista Daniele Belotti e dalla relatrice leghista Luciana Ruffinelli; c) il tradimento del Presidente Formigoni, che non scese in Consiglio a difendere la Mozione dopo averla sostenuta con una lettera autografa di cui tutti i Consiglieri erano a conoscenza; d) la lettera del Sindaco Letizia Moratti in mano a tutti i Consiglieri - con l'affermazione clamorosamente falsa che il Cimitero ad Martyres non era dove veniva realizzato il parcheggio. Questo hanno fatto i "difensori - a parole - dei valori cristiani" per battere i Radicali e riuscire a distruggere un luogo sacro per tutti i cristiani e per ogni cittadino minimamente sensibile ai valori culturali. Alla fine hanno prevalso gli interessi speculativi legati ai parcheggi interrati nel Centro storico, gli stessi che ora garantiranno la privatizzazione delle spiagge e la loro cementificazione. Parcheggi imposti con poteri speciali da Berlusconi-Albertini, subiti e difesi dal Sindaco Moratti e dai suoi Assessori, ma accettati e difesi anche da Bossi e dai suoi. I patti spartitori hanno dimostrato di esistere, tant'è che il potente Formigoni ha dovuto piegarsi per garantire gli interessi materiali della sua parte.
I Radicali per Sant'Ambrogio non si sono mai arresi e presto il Cimitero ad Martyres sarà salvo. Come? Questa sarà una sorpresa e un regalo per tutti i milanesi, a partire dal nuovo Sindaco Giuliano Pisapia che avrà due anni per far realizzare il Giardino della Memoria dei martiri cristiani. Poi ci saranno le denunce penali nei confronti di quanti hanno attentato ai diritti civili e politici dei cittadini, con procedure ingannevoli e con atti basati sulla menzogna».
Radicali per Sant'Ambrogio