Il Governo cubano ha respinto le accuse dell’opposizione dopo il decesso del dissidente Juan Wilfredo Soto, avvenuto domenica dopo essere stato percosso dalla polizia nei giorni precedenti. Secondo il Governo “la morte è avvenuta per cause naturali”.
Soto era membro di un gruppo dissidente di Santa Clara, 275 chilometri a est dell’Avana, e aveva passato diversi anni in galera.
Un comunicato del Governo, letto alla televisione nazionale accusa i dissidenti di essere “controrivoluzionari privi di scrupoli” disposti a “diffamare il paese” per distogliere l’attenzione dal sostegno popolare ottenuto dopo le riforme economiche annunciate dal Congresso del Partito Comunista. Il comunicato afferma che Soto è stato trattenuto per tre ore nella giornata di giovedì, “senza incidenti”, che ha cominciato ad accusare dolori addominali e il giorno successivo si è ricoverato con i suoi mezzi nel locale ospedale, dove gli è stata diagnosticata un’infiammazione al pancreas. Secondo il Governo cubano la pancreatite ha aggravato i problemi cardiaci, l’ipertensione e il diabete preesistenti, provocando un decesso per cause naturali. L’autopsia preliminare “non ha messo in evidenza tracce di violenza esterna o interna”, conclude il comunicato.
Elizardo Sánchez, membro della Commissione dei Diritti Umani di Cuba, ha detto che “le percosse hanno provocato la morte di Soto” e ha chiesto un’indagine pubblica sul caso, perché “la polizia sta usando metodi sempre più brutali per controllare la dissidenza”.
Secondo la rivista Penúltimos Días (www.penultimosdias.com) le affermazioni del governo cubano non sono credibili. Il 5 maggio, dopo averlo incontrato per strada, il pastore battista Mario Félix Lleonart ha pubblicato sul suo spazio Twitter la prima informazione sulle percosse della polizia nei confronti del dissidente Juan Wilfredo Soto. La versione ufficiale della morte per cause naturali nasconde una dura repressione della polizia a base di pugni e calci, persino nella regione addominale. Altri medici dell’ospedale dove è stato ricoverato Soto parlano - purtroppo in forma anonima - di evidenti segni di percosse sul corpo di Soto. Il Governo cubano scarta ogni possibilità di esperire un’inchiesta sull’accaduto e si nasconde dietro la versione ufficiale. Guillermo Fariñas ha dichiarato a El Nuevo Herald che “almeno 15 persone hanno assistito giovedì alla scarica di colpi che la polizia ha inferto al dissidente, proprio nel Parque Vidal, zona centrale della città”.
Gordiano Lupi