L’Avana – Il sindacato dei lavoratori cubani (Central de Trabajadores de Cuba - CTC), associazione in linea con il governo, auspica una partecipazione massiccia di lavoratori in occasione del Primo Maggio, per sostenere le riforme economiche volute da Raúl Castro e approvate dal recente Congresso del Partito Comunista.
«La partecipazione di massa, combattiva e rivoluzionaria dei lavoratori sarà il modo migliore per far vedere che il popolo è d’accordo con le misure prese», ha scritto il quotidiano Granma, sintetizzando la presa di posizione del sindacato dei lavoratori.
Il Sesto Congresso del Partito Comunista Cubano ha eletto Raúl Castro come Primo Segretario, in sostituzione del fratello Fidel, da tempo ammalato, e ha approvato un programma contenente 313 misure per “attualizzare” lo sfinito sistema economico cubano.
Le riforme per cercare di rendere più efficiente l’economia prevedono la decentralizzazione statale, la messa a riposo di 500.000 dipendenti pubblici, l’autonomia delle imprese statali, un’apertura al lavoro privato, piccole imprese private e investimenti stranieri.
Il sindacato unico dei lavoratori cubani, attestato su posizioni governative, aveva disposto - prima del conclave comunista - una serie di assemblee nei centri di lavoro per spiegare le riforme e i progressivi tagli nel pubblico impiego, senza dare buoni risultati perché le misure hanno provocato ansia nella popolazione.
In ogni caso il Granma ha scritto che il corteo del Primo Maggio sarà imponente e che non saranno presenti solo dirigenti e operai cubani, ma anche delegati di movimenti sociali e gruppi solidali con Cuba di 48 paesi. Il momento centrale della Giornata dei Lavoratori avrà luogo all’Avana in Piazza della Rivoluzione, scenario di una sfilata militare e popolare durante il passato 16 aprile, in occasione del Cinquantesimo anniversario del socialismo a Cuba e della vittoria contro gli invasori anticastristi a Playa Girón.
Gordiano Lupi
(Fonte Radio Martí)