La blogger indipendente cubana, autrice di Generación Y, analizza il “minuzioso cerimoniale” preteso da Fidel Castro per il suo presunto addio.
Del tutto irrilevanti i cambiamenti annunciati, secondo Elizardo Sánchez.
La blogger Yoani Sanchez ha detto che «i preparativi per il VI Congresso del Partito Comunista Cubano e le giornate che si sono tenute nel Palazzo delle Convenzioni sono state come un grande requiem pubblico per Fidel Castro». Yoani ha messo in evidenza «il minuzioso cerimoniale» preteso da Fidel e realizzato dal fratello Raúl «senza badare a spese».
«Fin dagli eccessi organizzativi della sfilata militare, tenutasi il 16 aprile», ha proseguito la blogger, «si percepiva l'intenzione di organizzare un grande omaggio finale per una persona che non ha potuto assistere al Congresso». E aggiunge: «Adesso resta da vedere se il Generale Presidente (Raúl Castro) sarà in grado di sostenere la pesante eredità che ha ricevuto, o se sotto lo sguardo da supervisore del suo Grande Fratello preferirà non contraddirlo mettendo in atto vere riforme di sistema».
L'autrice di Generacion Y ha concluso che «resta da vedere quanto sia autentico questo addio di Fidel Castro alla vita politica e se il suo sostituto sceglierà di continuare a toglierci ciò che ci spetta per non indispettire il fratello».
Elizardo Sánchez afferma
che i cambiamenti annunciati sono irrilevanti
Il dissidente cubano, Presidente della Commissione Cubana per i Diritti Umani e per la Riconciliazione Nazionale, ha detto a Radio Martí che il Sesto Congresso del Partito Comunista «è servito soltanto a mantenere al potere il regime castrista». Inoltre ha aggiunto che «i cambiamenti annunciati sono irrilevanti, perché si sono prese in considerazione solo alcune riforme economiche con lo scopo di non alterare il sistema politico e di non dare libertà al popolo».
Il Congresso è stato - a parere del dissidente avanero - «una riproduzione del modello totalitario castrista, che tanto per cominciare si è regalato altri 10 anni al potere».
Elizardo Sánchez la pensa come Yoani sull'addio politico di Fidel Castro: «Si tratta di un ritiro apparente, perché Fidel continuerà a decidere in prima persona, come ha fatto per oltre mezzo secolo».
Il problema più grave, secondo Elizardo Sánchez, è che «a Cuba non ci saranno miglioramenti di nessun tipo in tema di diritti umani». (Fonte Radio Martí)
Gordiano Lupi