Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Nave Terra > Oblò Madama [ARCHIVIO 06-12]
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Beni confiscati alle mafie. Che si fa per le ipoteche bancarie?
12 Aprile 2011
 

Quali benefici reali per la collettività si sono ottenuti con il loro riutilizzo?

Come si intende liberare l’altra metà dei beni confiscati bloccati dalle ipoteche bancarie?

 

 

Sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, sono ormai centinaia gli ettari di terreno, le ville, gli appartamenti ed altri beni immobili appartenuti alla criminalità organizzata che si sono trasformati in cooperative sociali, sedi di associazioni, comunità di accoglienza, centri culturali, grazie all'impegno di istituzioni ed enti locali. Il passaggio del bene all’ente territoriale e al terzo settore restituisce al territorio servizi e benessere sociale oltre che un sano e incisivo messaggio di giustizia e legalità. Il bene può diventare anche opportunità di lavoro e quindi di dignità e libertà.

Esiste però anche un’altra realtà, un’enorme quantità di beni, pari al 51 per cento dei beni confiscati alle mafie, non sono utilizzati e il loro mancato utilizzo spesso è dovuto alla presenza di ipoteche sui beni. L’ipoteca è la principale causa per cui i comuni si rifiutano di prendere in carico i beni confiscati, e la complessa situazione delle finanze pubbliche e comunali rende sempre più difficile per il comune sostenere il costo di estinzione dell’ipoteca. Secondo i dati del Demanio, i debiti residui pesano per circa 70 milioni di euro e i comuni non riescono a farsi carico degli oneri dovuti alle banche, ma devono pagare affitti considerevoli all’Agenzia del demanio per beni di cui non possono entrare in possesso, mentre è il sistema bancario l’unico a ricevere un sostanzioso ritorno economico dal contratto di mutuo stipulato su un bene di un mafioso.

Per queste ragioni, con il collega Perduca abbiamo rivolto un'interrogazione al Ministro dell'economia e delle finanze per sapere:

- quali siano i benefici reali che la collettività ha tratto fino ad oggi dal riutilizzo dei beni sottratti alle mafie;

- quali iniziative il Governo ha adottato o intenda adottare al fine di rendere tali beni fruttuosi e disponibili in tempi rapidi superando le diverse criticità che il sistema vigente in materia presenta;

- se e quali soluzioni sono state ad oggi individuate per la rimozione degli impedimenti alla destinazione e all'utilizzo di tali beni per la presenza di vincoli ipotecari a favore di istituti di credito.

 

Donatella Poretti

 

Qui il testo dell'interrogazione


 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy