“Disinformazia”. Era la parola usata per spiegare come un sistema (governi, imprese, ecc.) disinforma su un fatto, un avvenimento, un episodio, ecc. Cerchiamo di dare qualche numero che serve a capire il problema degli immigrati che tanto pre-occupa i media italiani. Negli ultimi 5 anni le domande di asilo in Italia sono state circa 80mila, in Francia 185mila, in Svezia 141mila, in Gran Bretagna 140mila, in Germania 131mila e in Grecia 83mila. Siamo, quindi, al sesto posto in Europa. Se rapportiamo le domande alla popolazione residente nei singoli Stati vediamo che al primo posto c'è Cipro con il 24 per mille, Malta con il 19 per mille, la Svezia con il 15 per mille e la Grecia con il 7,5 per mille.
L'Italia è all'1,3 per mille. In Germania vivono 600mila rifugiati, in Francia 200mila e in Italia 55mila. Le strutture (Cpsa, Cda, Cara) dove arrivano i migranti ci costano 100 milioni di euro l'anno ma l'accordo con la Libia ci costa (o costava) 250 milioni l'anno per venti anni (5 miliardi).
Gli immigrati di quest'ultimo periodo sono circa 30mila e il governo, a Febbraio, ne prevedeva 50mila. Per la maggior parte non sono migranti politici ma economici che tendono a trasferirsi in altri Paesi comunitari. Chissà perché il nostro governo non si è attrezzato per la bisogna. O servivano le sceneggiate? Sempre il nostro governo ha varato un provvedimento di accoglienza che avrebbe, a suo dire, consentito ai migranti di... migrare negli altri Paesi comunitari. La solita furbizia italiota che è stata prontamente respinta da Francia e Germania.
Insomma, la solita gestione “pizza e fichi” di una emergenza, ampiamente prevista.
Ci viene da pensare, con molta preoccupazione, ad un incidente nucleare in uno degli impianti che questo governo vuole costruire.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc