È di ieri la notizia che Carlo Saturno (foto), detenuto nel carcere di Bari, è morto a seguito del tentativo di suicidio dello scorso 30 marzo. L’ennesimo gesto di disperazione (o almeno fino ad ora tale pare essere), avvenuto nelle strutture detentive pugliesi, evidenzia nuovamente una delle promesse elettorali del presidente Vendola fin ora non mantenute: la nomina del garante dei detenuti. Il governatore di Puglia aveva preso quest’impegno prima della sua rielezione, ribadendolo anche nel mese d’agosto 2010 e dando la propria parola che da lì a breve la situazione si sarebbe sbloccata. Il garante dei detenuti è una figura di fondamentale importanza a tutela di chi, sottoposto a restrizione della libertà personale, deve essere trattato secondo diritto in modo tale che la pena sia anche strumento di effettiva rieducazione e reinserimento sociale come stabilito dalla Costituzione.
È dal 2006, data di approvazione della legge che istituisce la figura del garante, che se ne attende la nomina. La Puglia non è nuova a vuoti decisionali relativi alla nomina di simili figure; il trentennale ritardo nella designazione del difensore civico regionale la dice tutta.
Ad ogni modo l’emergenza civile e democratica che si vive quotidianamente negli istituti di pena italiana e pugliesi in particolare non può andare oltre. Il presidente Vendola abbia la forza ed il coraggio di mantenere le proprie promesse: impegni la sua giunta a nominare immediatamente il garante per i detenuti.
Alessandro Gallucci, delegato Aduc-Lecce