È un amore della presenza e non della mancanza, quello di Serena felicità nell’istante, l’ultimo libro di Nicola Vacca. Un amore che c’è con il suo fuoco ed il suo ardore. Un amore tenace che resiste nel «gioco pericoloso della vita», fedele a sé stesso, al «non luogo/ nel quale il cuore racconta/ un futuro di cose nuove». Non un amore incosciente, ma consapevole che «fuori c’è il mondo/ che non ha rispetto/ per le parole incendiate».
È la forza di un sentimento, dunque, che si oppone al mondo, una luce che rischiara le tenebre di una realtà che pare sempre più priva di senso, assediata dal vuoto, «un inferno/ in cui il pensiero puro/ ogni giorno incontra i confini del nulla». È l’incontro fra due persone che nonostante tutto, nonostante «il veleno amaro dei giorni», riescono a strappare «un sorriso ai segreti del cielo», due persone che sanno bene che cos’è il dolore perché l’hanno conosciuto e affrontato con la loro unione.
Come scrive Paolo Ruffilli nella prefazione al volume «non c’è, in queste pagine, l’ebbrezza della giovinezza, il gusto dell’eccesso. Insomma, non c’è l’esaltazione astratta e non c’è l’amore dell’amore, ma il senso maturo e ancora più vero e grande dell’amore».
Emerge un costante desiderio di autenticità, la ricerca di una pienezza esistenziale, a partire proprio dalla «nostra quotidiana valle di lacrime», per ridare un senso a ciò che ci circonda e ritrovare la semplicità di un gesto, di uno sguardo, di una parola vera, come risposta concreta alle «cronache del disamore», che invadono e devastano la nostra esistenza. E proprio grazie all’autenticità, possiamo scoprire «il segreto delle cose», ovvero una dimensione più profonda del reale, non più estranea rispetto a ciò che siamo e sentiamo.
Questo per il poeta può avvenire solo se siamo in grado di restituire la parola “amore” alla sua grandezza e alla sua responsabilità, in un tempo in cui tutto si è immiserito ed ogni sentimento sembra la brutta copia di qualcosa che si è perso e che non vogliamo più ricercare perché troppo stanchi e smarriti.
«l’amore ai tempi dell’impossibile/ come un abisso in cui tutto si perde», la fedeltà ad un sentimento autentico, che fonda, che si apre all’esistenza aprendosi all’altro, al suo volto e alla sua anima, trattenendo il tempo vissuto: «Non è vero che col tempo/ tutto scompare/ se sappiamo tenere/ nel nostro sangue/ quello che sembra andare via». Tutto ciò vuol dire «resistere all’oltraggio dell’imperfetto», trovare la giusta direzione di un cammino non più solitario ma condiviso.
Forse questo è il monito segreto presente nei testi di Nicola Vacca: rispondere con la pulizia dei sentimenti ad un tempo degradato e cercare di «raggiungere/ le altitudini dell’anima», nella consapevolezza che «intorno c’è solo una grande notte».
Mauro Germani
Nicola Vacca
Serena felicità nell’istante
EIF Edizioni Il Foglio, pagg. 100, € 6
Mauro Germani, scrittore e poeta. Ha pubblicato L’attesa dell’ombra, L’ultimo sguardo, Livorno. In questi giorni sta uscendo Terra estrema (L’arcolaio).