Domenica 13 marzo, nel corso della trasmissione “Che tempo che fa”, trasmessa da Rai 3, il ministro dell’istruzione Maria Stella Gelmini – negando il fondamento della lamentata carenza degli insegnanti di sostegno – ha dichiarato che «è un problema di distribuzione degli insegnanti di sostegno e qualche volta di eccessiva superficialità nel riconoscere, in alcune regioni, disabilità che non esistono, per cui qualcuno ha l’insegnante di sostegno non avendo, di fatto, bisogno dell’insegnante di sostegno e qualcun altro resta senza perché qualcun altro ha fatto il furbo». Si tratta di affermazioni che, se fossero vere, sarebbero tanto gravi da non poter essere ignorate. Esistono situazioni in cui ci sono studenti che usufruiscono illegittimamente di tale supporto all’insegnamento? Chi glielo ha riconosciuto? Cosa fare per ovviare al problema? Le conseguenze del fatto ricadrebbero direttamente sul cittadino che subirebbe un doppio danno: a) economico per l’evidente spreco delle risorse; b) di lesione del proprio interesse a vedere funzionare correttamente la pubblica amministrazione.
L’onorevole Gelmini parlava in qualità di ministro della pubblica istruzione e non può non presumersi che è a conoscenza di casi d’illegalità. Come ne è venuta a conoscenza? Che cosa intende fare? O forse s’è trattato della classica boutade propagandistica che in politica si usa spesso per suscitare solamente clamore mediatico?
È chiaro che avendo conferma dei fatti, non potrebbero non essere investite della questione la magistratura ordinaria e contabile per i dovuti accertamenti. I senatori, Radicali-Pd, Donatella Poretti e Marco Perduca, si sono interessanti alla vicenda presentando un’interrogazione parlamentare urgente al ministero della Pubblica Istruzione.
Alessandro Gallucci, legale Aduc
Qui il video dell’intervista (il passaggio di cui si parla parte dal minuto 11.15)
Qui il testo dell’interrogazione