«Italia, a cor ti stia
far ai passati onor, che d'altrettali
oggi vedove sono le tue contrade,
né v'è chi d'onorar ti si convegna.
Volgiti indietro e guarda, o patria mia,
quella schiera infinita d'immortali,
e piangi e di te stessa ti disdegna;
che senza sdegno omai la doglia è stolta:
volgiti e ti vergogna o ti riscuoti,
e ti punga una volta
pensier degli avi nostri e dei nepoti»
(Giacomo Leopardi, da “Sopra il monumento di Dante”)
Se peregrina voglia in cor ti sorge
un canto di ascoltar del nostro Dante,
accogli il messaggero che ti porge
cortese invito in umile sembiante.
(gf)