Martedì , 12 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Pasquale Annicchino / Nadia Marzouki. “Ora abbiamo deciso di prendere in mano il nostro futuro” 
A colloquio con una ricercatrice tunisina per capire la rivolta
05 Marzo 2011
 

Fiesole – Vista dalle colline sopra Firenze la realtà delle rivolte nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo sembra lontana. Diversi contesti politici, diverse realtà economiche, insomma: non appaiono molti i fattori di convergenza fra le due realtà. Eppure alcuni punti di contatto appaiono evidenti.

Il Washington Post ha ben raccontato la storia dei giovani tunisini, una lost generation istruita, ma con lavori da fame, che si è ritrovata sui social media, da Facebook a Youtube, per prendere in mano il suo futuro e dire basta ad un regime autoritario e incapace di garantire un futuro degno di questo nome. Le continue violazioni delle più elementari regole dello Stato di diritto, il lavoro negato e le aspirazioni, anche le più elementari, cancellate.

 

La condizione dei giovani rappresenta sicuramente un elemento che, paradossalmente, accomuna il dinamismo delle rivolte di queste ultime settimane nel nord del Mediterraneo con la staticità che invece riguarda la condizione dei giovani italiani. Una pausa caffè può offrire spunti utili per una riflessione.

Ne parliamo con Nadia Marzouki, ricercatrice franco-tunisina dell’istituto universitario europeo ed esperta delle dinamiche politico-religiose dei Paesi del Mediterraneo.

«Sicuramente l’elemento generazionale è stato determinante. Esiste una profonda divisione, direi culturale, tra le generazioni che in Tunisia si sono formate e sono scese a patti con il regime di Ben Alì ed i ragazzi che sono scesi in piazza contro il regime».

In effetti in Tunisia e negli altri Paesi in rivolta, così come in Italia, le istanze dei giovani non sembrano connotarsi in base all’ideologia.

«Certo, in Tunisia questo è stato palese sin dall’inizio delle rivolte. Le divisioni non viaggiano lungo linee ideologiche, ma la differenza vera è fra culture politiche. Non destra e sinistra, ma autoritarismo unito al privilegio contro merito e democrazia».

Nadia non è una testimone normale, ha vissuto sulla sua pelle la violenza dell’autoritarismo del regime. Suo padre Moncef Marzouki, storico leader dell’opposizione tunisina, fu costretto anni fa a riparare in esilio in Francia e così, quando parla ora della Tunisia liberata, si percepisce l’emozione, la quasi realizzazione di un sogno che sembra divenire realtà.

«Dicevano che i tunisini erano dei buoni a nulla, che eravamo disposti ad accettare tutto. Abbiamo dimostrato che non è così. Ora abbiamo deciso di prendere in mano il nostro futuro». I giovani tunisini hanno deciso di dire basta e a risentirne sembrano essere proprio le relazioni con un’Europa che spesso li ha traditi, non li ha ascoltati: «Siamo indifferenti rispetto all’Europa o agli Stati Uniti. Certo, la Francia ha chiuso. Hanno sostenuto Ben Alì per tutti questi anni, cosa dovremmo pensare di loro? Quella che si sta formando in molti Paesi, grazie al fondamentale contributo di Al Jazeera è una identità pan-araba, una vera presa di coscienza di un nuovo mondo che non si può leggere con le categorie del passato».

La pausa caffè è quasi terminata, ma Nadia continua, offre dettagli, aneddoti, piccole e grandi storie di una realtà che si trasforma giorno dopo giorno.

«Il prossimo appuntamento saranno le elezioni di luglio. Non c’è nulla di certo ancora, alcuni vorrebbero una nuova Costituzione prima delle elezioni, altri vorrebbero prima eleggere il nuovo Parlamento».

Anche la cronaca degli ultimi giorni non offre maggiori garanzie, continuano gli avvicendamenti al governo provvisorio e non sembrano esserci intese sui nodi fondamentali delle future riforme. Nadia non dispera:

«Dobbiamo dare fiducia alla società, a quello che c’è fuori dai palazzi. Ho solo una paura: quella che i giovani siano manipolati dal sottobosco della partitocrazia che è comunque sopravvissuto al crollo del regime».

Ho un sussulto, non so perché. Forse questa l’ho già sentita da qualche altra parte, o forse era solo l’ultima goccia di caffè.

 

Pasquale Annicchino

(da Libertiamo.it, 5 marzo 2011)


Articoli correlati

  Furio Colombo. Libia. Il Trattato c'è ancora
  Karim Metref. Marocco... E pur si muove
  Yoani Sánchez. Il nostro uomo a Tripoli
  Libia: fermate la repressione
  Manifestazione di solidarietà ai profughi del Corno D’Africa intrappolati in Libia
  Dall'Egitto allo Yemen passando per l'Italia. L'8 marzo visto da Emma Bonino
  Roberto Pereira. Lettera alla stampa di un ragazzo cubano
  Omar Santana. Chi difende Gheddafi?
  Milano. Con Emma Bonino da Domenica
  L'aggressività americana alla prova di Libia e Siria
  Enrico Peyretti. Dove sono i pacifisti?
  Oltre i muri: da Cuba al Medio Oriente. La sfida per la democrazia
  Maria G. Di Rienzo. Voci nel vento
  Mai complici del raìs! Mai complici dei regimi!
  Tunisi. Bonino, Pannella e Perduca incontrano Ministro Kefi
  Luigi Fioravanti. Degl'italici atavici costumi
  Emma Bonino, Saad Ibrahim. Il nuovo Egitto non deve nascere sulla vendetta
  Libia. Manifestazione Radicale davanti a Montecitorio
  Omar Santana. Tsunami Nord Africa
  Enrico Peyretti. Guerra alla Libia
  Vetrina/ Barbarah Guglielmana. La Libia e L’Egitto hanno la febbre
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy