Signora Melandri, i suoi rigori
sono contro la porta del PD!
Ieri sera, in cerca di un telegiornale, mi sono soffermato in una delle ossessivamente ripetitive trasmissioni. Ho visto una scatenata Giovanna Melandri dare uno spettacolo che sarebbe stato molto meno divertente se fosse stato una parodia umoristico-parossistica dell’ex-ministra. E ho capito perché parecchi moderati di sinistra (votanti PD) hanno iniziato a bofonchiare: se continuano così, mi costringeranno ad astenermi o a votare addirittura Berlusconi! La Melandri, come tanti altri, ha calciato, col suo rigore, un rigore contro la propria porta. E ha fatto centro: un gol perfetto, di gran forza. A tutti gl’imbrogli possibili, a tutte le malefatte immaginabili, a tutte le porcate concepibili nello scibile umano, Berlusconi, oltre a essere responsabile di un pauroso incremento della prostituzione, (anche di quella maschile, si dimostrerà tra poco) sarebbe responsabile dell’uso in TV di corpi di donne più o meno discinte. Le rituali affermazioni (abusate a proposito e a sproposito) «in nessun Paese civile… se questo fosse un Paese civile…», sono state urlate per sostenere che il degrado del mostrar cosce e poppe femminili in TV, sia colpa di Berlusconi.
Ma il can-can con le ballerine che finivano cento anni fa e finiscono tuttora mostrando le terga scoperte al pubblico, l’ha inventato Berlusconi? E i miei amici più grandi di Pesaro che andavano a Parigi per vedere le “Folie Bergere”, e le numerosissime gite scolastiche “culturali” ad Amsterdam, per vedere dalle vetrine, messe in mostra, cosce, chiappe e poppe, chi le organizzava, il papà di Berlusconi? Ma da quando in qua si prendono per modello i frati (quelli davvero santi) e si contrappongono a quei mascalzoni che sono sempre stati gli uomini? Risposta delle scatenate benpensanti: “Ma noi parliamo del degrado televisivo. In nessun Paese civile si è visto quello che si vede in Italia a partire (ma guarda un po’…) da 15 anni a questa parte!”
Infatti, per non parlare di quello che, sempre per colpa di Berlusconi, possono trovare in rete i ragazzini di 10 anni, ero in Brasile (paese notoriamente incivile), nel 1986, quando a furia di cambiare canali televisivi, sperando di trovare un telegiornale, sconsolato, coniai un’esclamazione che fece il giro tra colleghi e studenti:
– Ma qui, in Brasile, ‘ndo chiappi chiappi, chiappi chiappe!
Infatti, trovavo sempre tutto lo schermo occupato da due splendide chiappe in vibrazione ritmica perfettamente in fase con la musica...
Altro che TV italiana odierna, dove girando tra Santoro, Floris, Mentana, Lerner, Dandini, Exit, ecc. ecc.,
‘ndo chiappi chiappi, chiappi Berlusca che le busca…
Paolo Diodati