“La mia firma è assolutamente contraffatta, falsa, mai avrei firmato un listino bloccato con il nome di Nicole Minetti”.
I quotidiani di oggi riportano la notizia della falsità della firma di Sara Giudice, alle elezioni regionali dello scorso anno, per la presentazione della lista di Roberto Formigoni. Lo ha dichiarato la stessa consigliera di zona per il Pdl a Milano, nota per la sua partecipazione a diverse trasmissioni televisive in relazione all'iniziativa della petizione per le dimissioni di Nicole Minetti da Consigliere regionale, che sulla vicenda è stata sentita ieri dal pubblico ministero Alfredo Robledo come persona informata dei fatti.
«La mia firma è assolutamente contraffatta, falsa», ha dichiarato Sara Giudice, «mai avrei firmato un listino bloccato con il nome di Nicole Minetti».
«Mi sento offesa e usata» ha proseguito «e ritengo opportuno sporgere immediatamente querela contro chi ha utilizzato il mio nome e cognome in modo palesemente artefatto. Il mio partito, che fine a ieri ha sostenuto che mai sono esistita nel Pdl, ha utilizzato in modo illegale e strumentale la mia persona». E ha concluso: «Questa è la conferma che l’elezione di Nicole Minetti e di tutto il listino bloccato di Formigoni, sicuramente per quanto attiene alla mia firma, è assolutamente illegittimo».
Una testimonianza sicuramente importante per l'iniziativa di verità e giustizia che i radicali hanno fin qui condotto in completa solitudine e che a fatica, tra provvedimenti di archiviazione, intimidazioni del potere e complici silenzi di 'opposizione' e sistema dell'informazione, era riuscita a incardinarsi in un'azione giudiziara che facesse piena luce su quanto accaduto.
Lorenzo Lipparini, radicale milanese ed esponente della Lista Bonino Pannella, ha così commentato la notizia:
«Sara Giudice, convocata stamattina in procura, denuncia la falsificazione della sua firma per la presentazione della lista di Roberto Formigoni alle ultime regionali. Ad un anno esatto dalla presentazione illegale della lista Per la Lombardia cominciano ad emergere, anche nelle fila di chi del PDL ha fatto parte, le conferme di quanto i Radicali hanno, da soli, denunciato e stanno portando avanti in tribunale: oltre 600 firme di elettori sono state apposte dalle stesse mani a poche ore dalla presentazione delle liste.
«Martedì 1° marzo a partire dalle ore 12, davanti al Pirellone, la Lista Bonino Pannella manifesta nell’anniversario dello scoppio dello scandalo, in concomitanza con la seduta del Consiglio regionale, per ricordare ai Consiglieri, alla Giunta e al Presidente Formigoni la loro elezione illegale.
«Questa massiccia opera di falsificazione elettorale non deve restare impunita, ma servirà fare luce sull’intera catena di comando che ha organizzato la truffa e sulle responsabilità di chi l’ha assecondata.
«Martedì insieme a noi spero di vedere anche tanti di quegli esponenti che fino a oggi si sono molto spesi a parole sui temi della legalità e contro i malcostumi della politica ma che sul caso Firmigoni, ormai divenuto nazionale, non sono ancora pervenuti». (Red.)