Sono una donna autorevole, come le migliaia che ho incontrato di ogni età, provenienza e visione politica in questi decenni di lavoro giornalistico, formativo e sociale come femminista; da troppi anni spero che questo governo cada, e se sarà questa mobilitazione a contribuire a farlo cadere sarò contenta.
Da troppi anni i partiti a sinistra hanno purtroppo smesso di rappresentarmi, anche se ho mantenuta intatta la distinzione per relazionarmi (quando è stato possibile) con le donne che hanno scelto di fare politica nei partiti tra la donna e la sua appartenenza. Così come è legittimo smarcarsi e non partecipare a questa manifestazione adducendo le più varie motivazioni voglio poter esserci pensando che stare in un vasto movimento significa, continuando a lavorare per il cambiamento, anche ragionare, discutere e criticare ogni scelta.
Dissento in modo assoluto circa la leggerezza con la quale viene liquidata la questione prostituzione; il video di Lorella Zanardo ha messo a tema il preciso disegno culturale che, in margine alla vittoriosa realizzazione degli intenti della Loggia P2, ha sdoganato il corpo femminile come accessorio utile per l'incremento del fatturato, autorizzando quindi la cosiddetta libera scelta di giovani donne a saltare ogni passaggio per costruirsi una autorevolezza basata non sulla vagina ma sul sapere, la cultura, la passione per il sapere fare.
Non ho mai permesso a nessuno e a nessuna, in mia presenza, di etichettare con epiteti sessisti una donna, anche una avversaria. Scelgo però di continuare a dire “né prostitute né madonne, solo donne, perché il mio orizzonte è quello nel quale la sessualità non è merce di scambio”
Moralista? Sono laureata in filosofia, mi interessa la morale, molto del lavoro di autorevoli femministe ne disserta e se ne alimenta. Non è mica una parolaccia.
Monica Lanfranco
(da Telegrammi della nonviolenza in cammino, 9 febbraio 2011)