«Siamo tanto sorpresi quanto indignati per la situazione di crisi politica che si è venuta a creare in Provincia: chi ha la responsabilità di quanto è accaduto si faccia un esame di coscienza e lavori per rimettere a posto le cose».
Questo lo sfogo del Presidente di Confindustria Sondrio, Paolo Mainetti, che interviene nel dibattito politico scatenato dall’approvazione, la scorsa settimana, della mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio provinciale, Patrizio Del Nero, e dalla conseguente decisione del PdL di ritirare i propri rappresentanti dalla Giunta Sertori.
«Siamo stanchi di queste manovre da teatro delle marionette», prosegue Mainetti. «Gli imprenditori di Valtellina e Valchiavenna, come tutti i cittadini, non capiscono questi giochetti di palazzo, e soprattutto non li condividono. La Giunta provinciale ha lavorato bene per tutto il 2010, portando risultati importanti come la legge sulle acque, i lavori della nuova statale e altri provvedimenti ancora. Ora, improvvisamente, ci troviamo con un Governo locale decapitato e un prevedibile rallentamento dell’azione amministrativa, proprio in una fase come questa in cui si stanno giocando partite di grande importanza per il territorio, che richiedono una vigilanza politica attenta e costante».
«Mi sembra di rivivere una situazione analoga a quella che si era creata lo scorso anno quando prima a Montecitorio e poi al Pirellone si dibatteva la normativa sulle acque. Anche allora c’era chi remava contro, organizzando trame di palazzo che avevano il solo obiettivo di procurare cocenti delusioni ai propri avversari politici. Nonostante tutto sono stati raggiunti risultati importanti, in barba a tutte le cassandre che profetizzavano il peggio. Ma non è stato facile. E con maggiore unità d’intenti saremmo forse riusciti ad ottenere anche qualcosa di più».
«Tutto questo non si deve ripetere. Ora è il momento dell’azione, non dello stallo. È scandaloso che la Provincia rischi una paralisi più o meno prolungata a causa dei personalismi di qualche esponente politico. Chi è stato eletto dai cittadini deve fare gli interessi del territorio, non i propri. Eravamo sulla buona strada per costruire un modello Valtellina che fosse da esempio anche per altri: non lo dobbiamo rovinare proprio ora».
«Noi di Confindustria», conclude Mainetti, «facciamo appello al senso di responsabilità delle forze politiche locali e dei loro rappresentanti. La provincia di Sondrio, come tutto il Paese, ha bisogno di un governo che lavori nel pieno dei propri poteri. Ci servono politici capaci, non marionette da teatro. Auspichiamo, ed anzi pretendiamo, una soluzione in tempi rapidi che permetta al Presidente Sertori di lavorare in assoluta serenità, con al fianco una squadra valida e competente che sia la migliore espressione della solida maggioranza uscita dalle elezioni».
Fulvia Canovi
p. Unione Industriali della provincia di Sondrio