Quota periscopio,
cresce, cresce, sempre più robusto…
e ha fame!
Tutti conoscono l’ormai famoso 8permille, anche se risulta siano soltanto un terzo quelli che firmano per destinare i fondi. Così succede che i fondi “non destinati”, pari ai due terzi, vengano ridistribuiti in base alla percentuale delle firme ottenute. La chiesa cattolica ottiene, in questo modo, enormi entrate non giustificate realmente dalle firme apposte nella dichiarazione dei redditi.
Questa è una grossa ingiustizia, a parere di molti, un’altra ingiustizia è l’impossibilità per parecchi cittadini di poter “firmare” per destinare il loro 8permille alla loro confessione religiosa, perché non è contemplata, o alla loro associazione filosofica in quanto atei o agnostici.
Esiste la possibilità di “firmare” per lo stato, ma poi questi fondi vengono destinati dallo stesso stato al finanziamento delle spedizioni militari all’estero, che forse molti proprio non gradiscono, o a supportare, di nuovo, la chiesa cattolica con restauri, ristrutturazioni, recuperi di edifici religiosi, di itinerari di pellegrinaggio, oboli vari, ecc., e così cornuti e mazziati!
Così capita che molti cittadini si trovino costretti ad una scelta solo apparentemente libera: non fidandosi della “firma “ per lo stato, molti, pur non essendo religiosi “firmano” per gli Ebrei, per lo meno si scaricano un po’ la coscienza per ciò che l’Europa ha fatto al popolo eletto, o “firmano” per i Valdesi, che sicuramente sono molto, ma molto più laici degli atei devoti.
A questo punto alcuni, rilevando questo disagio, hanno proposto di inserire nell’8permille la possibilità di “firmare” anche per la ricerca scientifica: per gestire questi fondi fu presentato un disegno di legge da parte di alcuni senatori, primo firmatario Giovanni Crema della Rosa nel Pugno, che prevedeva l’istituzione di un Fondo per la Ricerca Scientifica presso il MIUR (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca). Sembrava che in questo modo si sarebbe potuto, per lo meno parzialmente, sanare le evidenti ingiustizie che caratterizzano l’8permille.
Ma il Belpaese, come ci insegna Manzoni, è ben fornito di Azzeccagarbugli, i quali lavorano per chi il potere ce l’ha!
E così i soliti croupier vaticani e i loro accoliti che ti inventano?!
Visto che l’8permille è andato così bene, rende che è un piacere, la concorrenza è proprio limitata (anche perché solo loro possono fare pubblicità: chi mai ha visto alla televisione la pubblicità per l’8permille realizzata, che so, dagli Ebrei, dai Valdesi, ecc.?!) perché non inventare qualcosa di simile?
IDEA! Facciamo il 5permille!
Ma visto che le cose vanno così bene, perché non costruire un gran bel guazzabuglio così riusciamo a spillare ancora più soldi alla massa dei Renzo Tramaglino?!
Nasce così la sperimentazione del 5permille nella Finanziaria Tremontina che così supera la proposta del senatore Crema, e le impedisce di nuocere.
Ma c’era un altro rischio da superare, parlare di ricerca scientifica è un po’ pericoloso, va be' che il Belpaese è pervaso da un forte spirito new age, ma, anche il più pio quando sta male non si mette solo a pregare, magari lo fa ma nel letto di un ospedale!
E la medicina migliora con la ricerca scientifica e il nostro Renzo magari riesce a passare qualche anno in più in questa valle di lacrime grazie alla scienza e, anche se è molto religioso e non vede l’ora di riunirsi al padre, forse non gli dispiace ritardare un po’ la partenza!
L’imperativo è quindi quello di confondere le acque in modo che nel casino la manina furba riesca a sgraffignare il più possibile.
Doveva essere la possibilità di finanziare la ricerca scientifica… ora il malloppo se lo devono contendere fra quattro liste: associazioni di volontariato, enti e istituti di ricerca scientifica, istituti che conducono ricerca sanitaria, i Comuni, il tutto per solo 40.000 nominativi diversi! La prima lista (associazioni di volontariato) conta 39.000 voci, la lista degli enti di ricerca scientifica redatta dal MIUR elenca 439 soggetti, la lista per la ricerca sanitaria redatta dal Ministero della Salute 49 nomi, l’ultima è composta da tutti i Comuni del Belpaese.
La cosa buffa è che nella lista redatta dal MIUR (enti ed istituti di ricerca scientifica), sconosciuti i criteri seguiti, troviamo anche il Ministero dell’Agricoltura e Foreste, il Centro nazionale di studi Cateriniani, la Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII, l’Istituto di Studi politici S. Pio V, questi ultimi tre indubitabilmente molto interessati allo studio della fisica quantistica!
La scelta del 5permille è particolarmente farraginosa in quanto bisogna indicare il nome dell’ente prescelto e il suo codice fiscale e scrivere entrambi nella casella giusta, corrispondente cioè alla categoria a cui appartiene l’associazione o l’ente prescelto. In questo bordello come mai potrà fare il nostro Renzo a scegliere sottoposto ad un vero e proprio bombardamento di inviti, pressioni, spot, testimonial, lettere accorate, ecc.?
Nel gran marasma riuscirà ad ascoltare informazioni razionali che potranno fargli capire dove veramente sarà utile la sua “firma” soprattutto per fare avanzare la conoscenza? Cosa succederà?
Succederà che chi ha già una rete di comunicazione solida e ha più risorse, umane e finanziarie, e potrà investirle in questa caccia al tesoro stringerà nelle grinfie il conquibus!
E sicuramente non saranno gli enti di ricerca scientifica o sanitaria!
Chi sbancherà la roulette?
Vuoi vedere che saranno i soliti croupier?!
Ah! Ma il tesoro a quanto ammonta?
Basandosi sui dati dell’8permille è stato calcolato che il gettito varierà tra i 270 e i 660 milioni di euro!
Altro buon boccone!
Urhp!
Immersione in profondità!
…e se qualcuno volesse unirsi a noi sappia che
…mica siamo tanto sicuri neanche qua!
Nemo
(Le informazioni relative al 5permille sono state attinte da Le Scienze, ed. italiana di Scientific American, n. 453 – maggio 2006)