Vi presento di seguito il comunicato stampa del Coordinamento Nazionale Enti Locali per l'acqua bene comune, con preghiera di darne comunicazione nel modo che riterrete più opportuno.
Dopo il sì della Corte Costituzionale, la campagna referendaria scalda i motori e tutti gli aderenti al Forum nazionale dei movimenti per l'acqua stanno pianificando iniziative a vari livelli.
La campagna prenderà avvio ai primi di febbraio con una giornata di conferenze stampa a livello nazionale e in tutti i territori per annunciare l'avvenuta costituzione del Comitato e per lanciare l'avvio della campagna referendaria, ma intanto è una buonissima notizia che il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per l'acqua bene comune abbia già cominciato a muoversi.
Qui sotto il comunicato stampa che annuncia le prime iniziative.
Invitiamo quindi sindaci e amministratori a sostenere il referendum “mettendoci la faccia” sul sito www.referendumacqua.it
Sarà curioso verificare quanti e quali amministratori della provincia di Sondrio avranno aderito e darne successivamente conto alla cittadinanza.
Martina Simonini
Coordinamento Acqua Pubblica della Provincia di Sondrio
Enti Locali per l'Acqua Bene Comune
Un cartello stradale per i comuni
che sostengono i referendum
Gli Enti Locali per l’Acqua Bene Comune si schierano a fianco della campagna referendaria, mettendo in campo idee e iniziative, come la campagna “1000 amministratori locali per l’acqua”, attraverso la quale saranno sindaci, assessori e consiglieri a sostenere i referendum “mettendoci la faccia” sul sito www.referendumacqua.it, o i cartelli “Comune per il Sì all’Acqua Pubblica”, che verranno istallati in quei Comuni che avranno deliberato a sostegno dei referendum.
Dalla Sicilia al Veneto gli amministratori locali si sono incontrati oggi nella Sala di Liegro della Provincia di Roma per discutere di gestione del servizio idrico, dei referendum sull’acqua e della normativa in materia.
Lo hanno fatto confrontandosi con esperti di economia e diritto pubblico. Molte le domande: come difendere i propri cittadini dalle speculazioni delle multinazionali interessate all’affare dell’acqua? Come poter affermare che l’acqua è un servizio con la “S” maiuscola e non un semplice servizio di rilevanza economica? «La normativa europea lascia degli spazi di manovra in questo», come afferma il Prof. Lucarelli, «più restrittiva è invece la legislazione italiana».
In questo dibattito irrompe il tema dei referendum per l’acqua che si svolgeranno nella prossima primavera che già oggi registrano il merito di aver riportato all'ordine del giorno il dibattito, politico ed economico, sulla gestione dei beni comuni.
Roma, 21 gennaio 2011