Il Tribunale di Bari, a gennaio 2010, ha concesso l'adozione ad un cittadino bielorusso maggiorenne, e un avvocato della medesima città ha avuto mandato per rendere esecutiva in quel Paese la stessa attraverso la rappresentanza diplomatica italiana nella capitale.
L'avvocato Isabella Cusanno, purtroppo, ha dovuto prendere atto che alla nostra ambasciata a Minsk non c'era nessuna volontà di collaborazione, non essendole stato fornito il materiale giuridico necessario o informandola su come reperirlo. Addirittura si è vista negare l'esistenza di un qualsiasi trattato bilaterale e, a maggior ragione, una versione dello stesso in lingua italiana (trattato che esiste, stipulato nel 1979 dall'allora Urss -di cui la Bielorussia era parte- e ancora in vigore). A novembre scorso, infine, l'avv. Cusanno si è recata appositamente a Minsk per incontrare un avvocato locale che l’ufficio consolare italiano aveva definito “di fiducia dell’ambasciata“, ha fatto un viaggio a vuoto perché nessuno si è presentato all'appuntamento.
In virtù del fatto che
- l'avv. Cusanno era latore di sentenza esecutiva che ordina a tutti i pubblici ufficiali di offrire assistenza e collaborazione a chi ne chiede l’esecuzione;
- per la norma italiana la nostra rappresentanza a Minsk ha il dovere di assistere ogni cittadino italiano in giudizio;
con il sen. Marco Perduca ho presentato una interrogazione al ministro degli Affari Esteri per sapere:
- se il comportamento dell'Ambasciata di Minsk:
* è contrario al diritto positivo e naturale e all'abituale prassi in uso da parte delle nostre rappresentanze diplomatiche all'estero;
* fomenta equivoci nei rapporti tra l'ordine giudiziario italiano e quello bielorusso;
- se il ministro intende inviare un'ispezione per il fatto specifico e, più in generale, sul comportamento e la prassi di questa nostra rappresentanza diplomatica.
Donatella Poretti
Qui il testo integrale dell'interrogazione