Blogger, scrittori indipendenti e oppositori, hanno elogiato il lavoro di Yoani Sánchez e hanno festeggiato il premio ricevuto pochi giorni fa nella residenza dell’ambasciatore olandese, Ronald Muijzert
Nel dicembre scorso Yoani Sánchez, autrice del blog censurato a Cuba, Generación Y, tentò di andare personalmente ad Amsterdam, per ritirare il premio assegnato dalla Fondazione Principe Claus, ma il governo cubano non le concesse il permesso di uscita dal paese.
Per questo motivo, l’ambasciatore olandese Muijzert ha consegnato il premio personalmente elogiando il lavoro quotidiano di Yoani in campo artistico e culturale. Il diplomatico europeo ha ricordato che altri cubani hanno ricevuto il premio negli anni passati: l’editore Dagoberto Valdés (1999), l’artista Tania Bruguera (2008) e l’intellettuale Desiderio Navarro (2009).
Yoani, dopo aver ricevuto il premio, ha ringraziato per il sostegno che proviene dagli amici blogger, dai molti lettori e dai traduttori, dichiarando che continuerà a scrivere liberamente nonostante le forti pressioni di matrice governativa.
Yoani ha detto che è giunto il momento di cominciare a cambiare qualcosa, perché non basta limitarsi a denunciare gli atti di intolleranza dei fratelli Castro. «So di essere una sognatrice», ha detto Yoani, mentre faceva riferimento alla necessità di aprire crepe nelle pareti della censura di regime.
Padre José Conrado - da me intervistato a Piombino per la rivista telematica Tellusfolio alcuni mesi or sono - ha detto che è stata una notte stupenda, un incontro tra amici, e che «Yoani è l’orgoglio di Cuba», una ragazza che riflette la speranza del popolo di vivere in libertà. «Sono orgoglioso di essere cubano e di averla come amica», ha dichiarato padre Conrado.
Reinaldo Escobar, blogger e marito di Yoani (foto), ha detto che è stata la prima volta che la moglie ha potuto prendere parte alla consegna di uno dei suoi premi, che è stata una bellissima cerimonia, impreziosita dalla presenza di molti blogger e anche del dissidente Guillermo Fariñas Hernández.
Fariñas ha detto che Yoani ha dimostrato di essere adatta ad assumere impegni sempre maggiori e che il suo futuro sarà quello di far crescere l’uso di Internet e la libertà di espressione a Cuba.
Fariñas ha vinto il Premio Sájarov per la Libertà di Coscienza 2010, assegnato dal Parlamento Europeo, ma come Yoani non è stato autorizzato dal governo a recarsi nel Vecchio Continente. «Siamo come gli schiavi di una piantagione», ha detto Fariñas commentando le limitazioni alla libertà di movimento a Cuba.
Il blogger Orlando Luis Pardo Lazo - autore di Boring HomeUtopics e di Lunes de Post Revolución - ha pubblicato alcune foto dell’evento nella sua pagina Internet (http://orlandoluispardolazo.blogspot.com) e si è detto molto emozionato durante la cerimonia che ha avuto luogo nella residenza dell’ambasciatore olandese.
Yoani ha annunciato molti programmi per il futuro, citando il suo sogno di aprire un nuovo mezzo di stampa e di rafforzare Internet per ridurre la paura di esprimersi a Cuba.
Miriam Celaya, autrice del blog Sin Evasión, ha detto che il discorso di Yoani è stato molto bello, che tutti erano contenti ed emozionati e che sente intorno a sé un diffuso ottimismo per il futuro.
Claudia Cadelo, autrice del blog Octavo Cerco, ha pianto dalla felicità durante la consegna del premio Principe Claus: «È un onore per tutti», ha detto.
Dimas Castellanos era emozionato, ma ha detto che Yoani è un esempio di ciò che si può fare in un paese come Cuba. «Nelle sue parole abbiamo potuto apprezzare come potrebbe essere il futuro del nostro paese», ha concluso l’autore del Blog deDimas.
La responsabilità che conferisce a Yoani questo nuovo premio è grande, ma le spalle della giovane blogger sono sempre più forti e possono superare ogni ostacolo. Yoani non è stata scalfita neppure per un istante dalle massicce dosi di invidia che giungono dai settori più meschini dell’esilio. Il suo argomentare pacato e non violento, mai rissoso e polemico, ma deciso e diretto alla denuncia dei veri problemi del paese, risulta ancora una volta la sua arma vincente.