Non è immaginabile che il generale Giampaolo Ganzer (foto) rimanga al vertice dei Ros, e bene farebbe il Comando generale dei Carabinieri almeno a rimuoverlo da ogni incarico operativo.
Allo stesso modo, però, non possono rimanere al loro posto Gianni De Gennaro, Direttore del Dipartimento per le Informazioni e la Sicurezza, il capo dell’Antiterrorismo, un dirigente dell’AISI e il responsabile dello SCO, tutti condannati in secondo grado per gravi reati e interdetti dai pubblici uffici.
Uno Stato che si presume democratico non può permettersi che i principali posti di comando delle forze di sicurezza siano diretti da persone condannate e interdette dai pubblici uffici, perché sarebbe folle lasciare che anche solo una parte degli italiani possa nutrire dubbi sulla loro serenità.
Eppure, il Governo e l'opposizione sono uniti nel nascondere una situazione che non ha precedenti nelle democrazie moderne.
Evidentemente, quando istituzioni e partiti si trasformano in associazioni a delinquere contro i diritti dei cittadini, diventa indispensabile che alcuni posti chiave siano in vario modo controllabili.
Mario Staderini,
Segretario di Radicali Italiani
Fonte: Radicali.it