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Wired. Arriva a Milano la mostra di Internet for Peace
6. Shirin Ebadi, di Dan Winters
6. Shirin Ebadi, di Dan Winters 
23 Dicembre 2010
 

 

La Triennale di Milano ospita dal 23 dicembre 2010 al 9 gennaio 2011 la mostra fotografica dedicata a Internet for Peace

il progetto di Wired Italia che ha candidato Internet al Nobel per la Pace

 

 

Arriva alla Triennale di Milano la mostra fotografica itinerante di Internet for Peace”, dedicata alla campagna che ha candidato ufficialmente Internet al Premio Nobel per la Pace 2010, lanciata da Wired Italia lo scorso novembre.

Milano, tra le prime città a sostenere “Internet for Peace”, ha deciso di ospitare la mostra che raccoglie alcuni degli scatti fotografici che sulle pagine di Wired Italia hanno raccontato nel corso dell'ultimo anno, il lungo e intenso cammino della Rete verso il Nobel.

 

10 immagini scattate dai fotografi Pier Nicola D’Amico, Alessandro Scotti, Dan Winters e Marcello Bonfanti che catturano il volto di alcuni degli Ambassador di “Internet for Peace” come il Premio Noberl Shirin Ebadi e la blogger cubana Yoani Sanchez e di quegli uomini e donne che nella loro vita si sono distinti per un uso della Rete capace di costruire dialogo ed integrazione al di sopra di qualsiasi censura o restrizione.

Gli scatti sono esposti nell’atrio della Triennale di Viale Alemagna 6 dove resteranno fino al 9 gennaio del 2011 quando la mostra concluderà il lungo viaggio nelle altre città che hanno aderito al progetto ospitando le foto di “Internet for Peace”.

 

La mostra è realizzata in collaborazione con Citroën, tra gli endorser che hanno sostenuto il progetto “Internet for Peace” dalla sua nascita.

 

 

 

10 SCATTI PER UN NOBEL
I PERSONAGGI IN MOSTRA PER INTERNET FOR PEACE
 

10 scatti dei fotografi Pier Nicola D’Amico, Alessandro Scotti, Dan Winters e Marcello Bonfanti scelti tra tutte le immagini pubblicate da Wired Italia a partire da novembre 2009 quando è stata ufficialmente lanciata la campagna di Internet for Peace che ha candidato Internet al Premio Nobel per la Pace 2010, per raccontare le storie di tutti quegli uomini e quelle donne che quotidianamente dimostrano come la Rete rappresenti il più grande e potente strumento di pace e democrazia a disposizione dell'umanità.

 

1. Shiyu Zhou è il responsabile del Consorzio Global Internet Freedom (GIFC), creato insieme ad altri volontari per combattere la censura in Cina e in Iran. Foto di: Pier Nicola D’Amico. Fotografa atleti professionisti e top model. Per Wired Italia ha fatto un lungo viaggio per raggiungere e immortalare alcune voci di “Internet for Peace”.

 

2. Georgy Jakhaia, 34 anni, è un professore georgiano conosciuto online come Cyxymu. Critico con il governo russo, ha provocato involontariamente il crollo della Rete nell’agosto del 2009, quando hacker anonimi infettarono milioni di computer nel mondo per censurare il suo blog. Foto di: Pier Nicola D’Amico

 

3. Matt Flannery è il giovane californiano che ha creato Kiva.org, una società di micro-credito che nel 2009 ha raccolto 100 milioni di dollari per finanziare progetti in tutto il mondo. Foto di: Pier Nicola D’Amico

 

4. Daniele Trinchero, chiamato Mr Wireless, lavora a un sistema di comunicazione wireless low cost. Il suo sogno è portare la sua tecnologia in Darfur e Amazzonia. Foto di: Pier Nicola D’Amico

 

5. Yoani Sánchez è una giornalista cubana e autrice del blog Generacion Y. Ha ricevuto il premio World Press Freedom Hero perché, nonostante la censura, continua a raccontare in Rete la vita di tutti i giorni a Cuba. Foto di: Alessandro Scotti. Ha vinto il prestigioso Premio Ponchielli per il “miglior lavoro fotografico dell’anno” con la sua inchiesta sul traffico di droga, grazie alla quale è stato anche nominato Goodwill Ambassador delle Nazioni Unite.

 

6. Shirin Ebadi avvocato e pacifista iraniana, ha vinto il premio Nobel per la Pace nel 2003. È la prima firmataria della campagna Internet for Peace. Foto di: Dan Winters. Lavora per diverse riviste americane, da Esquire a Wired al New York Times Magazine. Celebri i suoi scatti a personalità come Al Gore, Barack Obama e il Dalai Lama.

 

7. Ory Okolloh è un’attivista kenyana. Ha fondato Ushahidi (“testimone” in lingua Swahili), una piattaforma web che registra e raccoglie le testimonianze di violenze e disastri naturali utilizzando messaggi di testo e Google Maps. Foto di: Pier Nicola D’Amico

 

8. Saed Nashef è nato quarant'anni fa a Gerusalemme Est. Venture capitalist, sta lanciando un fondo per finanziare startup a Ramallah. Perché, secondo lui, non può esserci pace senza sviluppo. Foto di: Pier Nicola D’Amico

 

9. Ashin Mettacara è un monaco buddista birmano di 27 anni. Ha usato il suo blog per raccontare a tutto il mondo ciò che la dittatura militare nasconde. Per questo è costretto a vivere in esilio, ma tramite la sua Buddha FM Online Radio continua a raccontare la realtà della Birmania. Foto di: Marcello Bonfanti un fotogiornalista italiano. Ha vinto il terzo premio nella categoria Arts and Entertainment al World Press Photo del 2005 con il suo lavoro sulle drag queen cubane.

 

10. Rima Qureshi è a capo del progetto Ericsson Response, un programma che fornisce le apparecchiature per le comunicazioni in caso di emergenza in tutto il mondo. Foto di: Marcello Bonfanti

 

 

Dove: Triennale di Milano, Viale Alemagna 6
Quando: dal 22 dicembre 2010 al 9 gennaio 2011
Orario Esposizione: Martedì - Domenica 10.30-20.30
Giovedì - Venerdì 10:30 – 23:00 - Lunedì chiuso
Ingresso: gratuito
Info: 02 724341


Foto allegate

5. Yoani Sánchez, di Alessandro Scotti
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