Mai avremmo immaginato che dal dibattito sulla fiducia al Governo ci sarebbe stata una presa in carico del problema degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, un buco nero sia dell'assistenza sanitaria ai malati psichiatrici sia dell'amministrazione penitenziaria.
Invece il dibattito al Senato di stamattina ha dimostrato il contrario. Prima il richiamo di Emma Bonino alle responsabilità politiche dell'attuale Governo, ma anche dell'opposizione sulla situazione penitenziaria in generale e in particolare sulle condizioni disumane degli ospedali psichiatrici giudiziari, poi l'intervento del senatore del pdl Michele Saccomanno sembra aver almeno riportato il ministro della Giustizia a realizzare gli atti dovuti.
Tra i 1.300 internati negli Opg infatti la commissione d'inchiesta sul servizio sanitario nazionale presieduta da Ignazio Marino ha acquisito la documentazione che ben 300 sarebbero dimissibili se le Asl di residenza facessero il loro dovere. Questi 300 sono ostaggio del sistema penitenziario senza avere una pena da scontare e non essendo più pericolosi socialmente. Di questi il ministro ha detto che si farà carico.
Certo non basterà perché la fatiscenza di certe strutture è incompatibile con la cura che deve essere prestata agli internati, ma è comunque un primo passo per cominciare a occuparsi di un istituto quello dei manicomi criminali che è sopravvissuto alla legge 180, e di cui fino ad oggi noi radicali abbiamo sempre cercato di dare notizia, anche realizzando le visite ispettive.
Donatella Poretti