Angoscioso, commuovente, sarcastico e insieme di una tristezza disperante è Il Natale di Harry, monologo del drammaturgo inglese Steven Berkoff (1937) che Luca Torracca, guidato dalla regia di Ida Martinelli, ripropone in questi giorni nella Sala Bausch del Teatro dell’Elfo di Milano in un’interpretazione di cui lo spettatore coglie ad ogni battuta la sofferenza psicologica. Si tratta di un testo del 1985 che, nonostante il suo quarto di secolo, non ha perso nulla della sua profonda verità di fronte a una festa religiosa svuotata di senso e per i più ridotta a un affannoso tourbillon fatto di stordenti scintillii, di shopping compulsivo e di abbuffate pantagrueliche. Ma per lo Harry del dramma, Natale non è più neppure questo, perché, rinchiuso nel buco claustrofobico del suo isolamento, il personaggio non è più neanche in grado di condividere con nessuno nemmeno questa ridda di ottundente esteriorità. Berkoff, scrittore, attore teatrale e cinematografico, sottolinea in questo monologo l’abissale solitudine di un’epoca che tutto sembra basare sulla “comunicazione”, ma che di fatto impedisce ogni forma di dia-logo, riducendo rapporti familiari e d’amicizia a un insensato, iterativo e vacuo rituale. Il protagonista si oppone a tutta prima caparbiamente però a questo deserto, tentando in maniera spasmodica, con il ricorso al telefono, di stabilire una qualche forma di contatto con l’esterno; poi però, dinanzi a un costante muro di rifiuto, finisce per accettare la disfatta e rifiutare del tutto il prossimo e il mondo.
Per Harry, un single non più giovane che ha alle spalle una serie di deludenti esperienze affettive, il Natale diventa così un incubo, una slavina che lo travolge, costringendolo a confrontarsi con il non senso della propria esistenza; il desiderio di condividere con qualcuno quella ricorrenza si trasforma così per lui in una sorta di tragico countdown verso la follia e l’autonegazione. La Festa dell’amore e della famiglia perde in questo testo ogni tratto zuccheroso e ogni lieto scampanio da gioioso idillio per diventare la tragedia di un uomo – prototipo di un’intera società – che può vivere ancora solo di qualche ricordo, annegare la propria frustrazione nell’alcool, riflettere e flagellarsi, ma per il quale non c’è via di scampo, non c’è futuro, perché non c’è amore. E Luca Torracca comunica al suo pubblico l’abbattimento crescente del personaggio che interpreta, trascinandolo nel suo baratro, anche se alla madre, l’unica persona che si preoccupi di lui nel giorno di Natale, racconta al telefono di essere nel pieno di un party con amici.
g.r.
Il Natale Di Harry
traduzione di Manfridi e Clerici regia di Ida Marinelli con Luca Torracca
produzione Teatridithalia
sala Bausch | 27 novembre - 30 dicembre 2010
mar-sab: 20:30 / dom: 15:30
Teatro ELFO PUCCINI
Corso Buenos Aires, 33
20124 Milano
Tel. 02 00 66 06 06