…Se ho indovinato il titolo, lo sapremo solo in fondo alla pagina...
Ogni tanto, di ritorno dal lavoro passo al “Germoglio” (un'azienda florovivaistica in quel di Nuova Olonio). Ci trovo molte conoscenze e molti amici/che, sempre al lavoro. A volte porto loro burro e formaggio e loro mi danno in cambio il loro miele. È il mio …intervallo, nel senso di coffee break. Mi metto lì alla reception e li aspetto passare con carrelli pieni di fiori piuttosto che terriccio o vasini e vasetti. Scambio con tutti due parole, una battuta, un discorso serio. E guardo i libri i fiori le foto gli annunci le pubblicità appesa al muro.
‘N dì mi cade l’occhio su una foto stampa a colori sulla quale vi sono due persone che ballano e sullo sfondo le serre dell’Azienda agricola. – Mauroo! Che festa è?
«È una festa che organizziamo due volte l’anno» mi risponde Mauro Franceschini, uno dei titolari dell'azienda. «In primavera ci troviamo qui e distribuiamo sementi e consigli, scambiamo informazioni agronomiche; e poi a settembre ci rincontriamo e vediamo cosa siamo riusciti ad ottenere dai semi che abbiamo distribuito. In quell’occasione mangiamo assieme condividendo piatti a base del prodotto dell’anno (quest’anno ad esempio sono state preparate ricette a base di cavolo) secondo il gusto e la fantasia di ognuno. Così ogni volta aggiungiamo esperienza terra-terra, conoscenza, simpatia, amicizia, allegria.
«Un’altra iniziativa che si è aggiunta quest’anno è stata la presenza di un casaro, nostro amico, nonché assaggiatore ONAF, con lui abbiamo passato un bel momento, imparando i rudimenti per poter valutare un buon formaggio, oltre che poter apprezzare il prodotto lavorato con le sue mani. Pensiamo anche questo vada nella direzione del riappropriarci di un contatto con la natura che via via si va perdendo».
– E, questa festa, prevede anche un momento… spirituale?
Se per spirituale intendiamo il riappropriarci del contatto con la terra e i suoi frutti, certamente sì.
– Come ti è venuta l’idea?
Non ricordo… Sicuramente stimolato, da una parte, da amici più “in età” di me, legati ancora all’orto e alla sua valenza, anche economica e, dall’altra, dalla voglia di condividere esperienze, extra lavorative, con chi assieme porta avanti la nostra azienda.
– Ma è tanto che l’organizzi?
Siamo alla quinta edizione. Il primo anno -2007- con le zucche, 2008 il peperoncino, 2009 i fagioli, 2010 i cavoli.
– Sta prendendo piede, diciamo, più da un punto di vista socializzante o anche… agronomicamente?
Sicuramente come momento di ritrovo e allegria, funziona.
Dal punto di vista agronomico, non abbiamo grosse pretese, anche se sicuramente è stimolo per affinare le proprie capacità e conoscenze rispetto all’ortaggio coltivato e, cosa apprezzata, si scoprono nuove varietà della stessa specie che prima neanche si conoscevano.
– Che tipo di persone riesci ad aggregare?
L’iniziativa è essenzialmente per gli amici del germoglio (dipendenti, conoscenti vicini all’azienda) è da dire che soprattutto questo ultimo anno si sono avvicinati gli amici degli amici…allargando la cerchia.
– Quali sono le sementi più richieste?
Decidiamo noi l’ortaggio dell’anno e chi ci segue è disponibile alla “sorpresa”.
– Le domande più frequenti?
Le domande più frequenti riguardano i nuovi ortaggi, spesse volte sconosciuti.
– I consigli agronomici più seguiti?
In genere sono quelli riguardanti l’epoca di piantumazione, le cure colturali e soprattutto per gli ortaggi nuovi, quando si raccolgono e come si conservano.
– Gli errori più commessi?
Non si può dire ci siano veri e propri errori; certamente alcune vecchie abitudini a volte non hanno un fondamento agronomico e andrebbero modificate. Altre volte, invece, si rivelano molto efficaci e hanno una spiegazione scientifica.
– La più bella soddisfazione?
La più bella soddisfazione per noi è vedere la soddisfazione di chi porta i propri frutti, meravigliato di cosa sia riuscito a fare.
– Per l’anno prossimo?
Sarà come gli altri anni… TUTTA UNA SORPRESA!
Se posso, vorrei concludere con una “cavolata”, il tema appunto di quest’anno, scritta da alcuni amici che hanno partecipato:
«E che cavolo!
C’entra come i cavoli a merenda!
Cavolo com’è carino…..
Che cavolo mangi?
Che cavolo stai facendo?
Che cavolo vuoi?....
I bambini nascono sotto i cavoli,
non me ne importa un cavolo
salvare capra e cavoli
Sono cavoli miei… e infine…
Siamo incavolati ma partecipiamo molto volentieri
Alla vostra cavolo di festa»
Se volete vedere qualche foto delle edizioni precedenti:
www.floricoltori.net
Alfredo Mazzoni
(da 'l Gazetin, dicembre 2010)