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Il venerdì nero dei diritti umani 
Dal Twitter di Yoani Sánchez del 10 dicembre 2010. Una piccola agenzia di stampa a base di sms per raccontare i soprusi
10 Dicembre 2010
 

Diverse persone sono state arrestate per evitare dimostrazioni nel giorno dei Diritti Umani, tra loro Silvio Benitez del progetto Voces del Barrio.

 

Sono stati tirati fuori dalle aule gli studenti di diritto per attendere e insultare sulla scalinata dell’Università le Dame in Bianco.

Perché usano questi giovani come truppe di scontro? Non sanno che dopo aver compiuto queste turpe azioni molti di loro non saranno più gli stessi?

 

Tra pochi minuti le Dame in Bianco usciranno lungo calle Neptuno in direzione del Vedado, una folla le attende all’Università.

Utilizzare studenti universitari per fare meeting di ripudio, rivela il vero costo ideologico dell’educazione cubana.

Nessun miglio è gratuito se per averlo si deve stare in gabbia!

L’Università non è più un posto contestatario e ribelle, ma un luogo dove vengono organizzate truppe per scontri su indicazione governativa. Che orrore!

Se un giorno mio figlio frequenterà l’Università, gli faranno pressione per andare a insultare un non conforme? Non lo permetterò!

Molti di quei giovani che oggi alzano le loro voci contro le Dame in Bianco, finiranno per emigrare, per fregarsene della Organizzazione dei Giovani Comunisti e persino del Partito Comunista Cubano.

 

Il mio telefono è pieno di messaggi di arresto, di SOS da tutte le province con nomi di persone detenute e minacciate.

Mi giunge la notizia a mezzo sms che Antunez è stato arrestato insieme a un altro amico.

Cerco di improvvisare una piccola agenzia di stampa d’emergenza. Per sms cercherò di temervi informati su questo venerdì difficile.

 

Mi dicono che Darsi Ferrer e sua moglie sono stati arrestati all’uscita di casa. Non si sa chi li ha fermati.

La stazione di polizia di Aguilera conta diversi fermati in questo giorno che dovrebbe essere di rispetto e non di intolleranza.

Amici che non si fanno vivi, polizia politica a ogni angolo, meeting di ripudio: a Cuba questo è il giorno dei Diritti Umani!

 

Questo paese non può andare avanti basandosi sulle grida, sullo scontro, sull’eliminazione delle differenze.

Non ho accesso a Internet, ma posso inviare sms alla cieca e pubblicare questi tweetts. Frammetti in 140 caratteri della nostra realtà.

Cosa sarà di te, di me, di tutti noi? Non possono continuare a imporre le grida, senza volontà di accettare il pluralismo.

 

Perché Raul Castro non prende il microfono e pone fine a queste manifestazioni di intolleranza?

L’artista Yamilia Perez organizza una performance per i Diritti Umani. Una mano dipinta di rosso e nero (dolore, sofferenza, paura) l’altra di bianco (pace e amore).

 

Darsi Ferrer e sua moglie si recavano a Parque Villalon nel Vedado per prendere parte alla marcia in favore dei Diritti Umani, ma sono stati intercettati.

 

Le Dame in Bianco sfilano proprio adesso, il miracolo del pluralismo è possibile. I gladioli hanno più potere delle barbe.

Nella scuola di mio figlio, il Liceo José Miguel Perez, convocano gli studenti per andare a Parque Villalon e fare un meeting di ripudio.

Nessuno userà il sangue del mio sangue, una persona nata dal mio ventre, come carne da truppa di scontro. Teo resta in casa!

Perché non mandano i loro figli a partecipare a queste inutili manifestazioni d’ira? Perché usano i nostri per generare scontri tra cubani?

Convocano tutti i liceali dell’Avana e gli studenti di medicina al Parque Villalon.

Hanno detto alla scuola di mio figlio che chi non va al Parque Villalon per partecipare al meeting di ripudio, dovrà giustificare in maniera esauriente la sua assenza.

Gli organismi internazionali sanno che a Cuba si usano minorenni per compiere atti di scontro ideologico?

L’UNICEF dovrebbe pronunciarsi sul fatto che vengano usati minorenni come truppe di scontro per affrontare chi non ha un pensiero conforme.

 

Yoani Sánchez

Traduzione di Gordiano Lupi

 

(Continua, purtroppo….)


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