Il 16 novembre scorso è stata presentata alla Camera dei Deputati un'interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia, con prima firmataria l'on. RITA BERNARDINI (foto) congiuntamente agli altri deputati radicali eletti nelle liste del Partito Democratico, riguardante le numerose azioni giudiziarie, intraprese nel corso dell'ultimo decennio, dal curatore fallimentare MARCO COTTICA e dal giudice delegato al fallimento FABRIZIO FANFARILLO nei confronti del giornale indipendente di cronaca civile “'L GAZETIN” per la pubblicazione di una serie di articoli sulla vicenda relativa al FALLIMENTO GIANONCELLI.
Nel testo, oltre la ricapitolazione della vicenda, si legge che «i fatti denunciati negli articoli de 'l Gazetin sono stati posti in essere dal curatore e dal giudice delegato dei fallimenti Gianoncelli, soggetti entrambi che istituzionalmente agiscono in rappresentanza dello Stato (Ministero della giustizia) per finalità di pubblico interesse» e quindi si chiede «se il Ministro interrogato ritenga di dover promuovere un'attività ispettiva finalizzata a verificare la sussistenza dei presupposti per attivare, ai sensi dell'articolo 14 del decreto legislativo n. 109 del 2006, azione disciplinare nei confronti di magistrati che in relazione alle vicende in premessa siano eventualmente incorsi in illeciti di cui agli articoli 1 e 2 dello stesso decreto legislativo».
Tale iniziativa fa seguito ad un'altra interrogazione sullo stesso argomento, presentata dai senatori radicali PERDUCA e PORETTI il 27 aprile scorso, e trova motivo nelle due nuove cause civili intentate dagli stessi interessati a carico del giornale.
Infatti, nel maggio scorso, il giudice Fabrizio Fanfarillo ha comunicato la volontà di agire giudizialmente nei confronti dell'autore, ENEA SANSI, e dell'editore, LABOS, per l'articolo pubblicato sul numero di giugno 2008 de 'l Gazetin dal titolo “Dopo il Curatore, ora è il Giudice a querelare il giornale”, salvo la pubblicazione di una “dichiarazione di scuse” e il “risarcimento del danno cagionato”. Sebbene gli fosse stata offerta la piena disponibilità a pubblicare una propria rettifica, benché ampiamente scaduti termini di legge, successivamente il giudice faceva notificare un atto di citazione in giudizio presso il Tribunale di Brescia, con prima udienza fissata per il 12 gennaio 2011, chiedendo 30.000 € di danno.
A seguire anche il curatore, Marco Cottica, ha citato in giudizio VANNA MOTTARELLI, ritenuta «uno dei componenti di spicco del comitato firmatario degli articoli in questione» ed «essa stessa autrice di alcuni pezzi», Enea Sansi, quale direttore responsabile del periodico, e la società editrice Cooperativa LABOS, per gli articoli pubblicati tra il settembre 2000 e l'aprile 2001, ritenuti diffamatori dalla Corte d'Appello di Milano (con ricorso pendente in Cassazione) e raccolti nell'archivio web del giornale, circostanza per la quale aveva precedentemente promosso una procedura cautelare per la rimozione degli stessi ottenendo in un primo momento parere favorevole dal giudice PACI ma successivamente revocato dal Collegio chiamato a vagliare il ricorso. La prima udienza al Tribunale di Sondrio è fissata per il 26 gennaio 2011, con richiesta di 25.000 € come risarcimento dei danni subiti per la diffusione e permanenza degli articoli su internet.
Già il 13 settembre scorso Radicali Sondrio e Avanti Diritto hanno tenuto davanti al Palazzo di Giustizia una manifestazione con distribuzione di una lettera aperta al Presidente del Tribunale ed al Procuratore della Repubblica, avendo l'intento di sensibilizzare l'opinione pubblica, gli addetti al mondo della giustizia e gli organi competenti al problema di una corretta gestione e controllo delle vicende fallimentari, che già in passato ha fatto sorgere dei dubbi circa la limpidezza delle procedure messe in atto a carico dei falliti ma anche a tutela dei creditori.
Ora, con la pubblicazione sui siti web radicali degli articoli incriminati e con questo atto parlamentare, riteniamo di sostenere una giusta battaglia per la libertà di stampa, rilanciando con l'occasione l'appello rivolto da 'l Gazetin alle persone, agli enti e alle associazioni per trovare 50 sostenitori a 1.000 € che permettano al giornale di continuare la propria più che ventennale attività nonostante i gravi oneri per le spese legali e giudiziarie sinora sopportati (oltre 30.000 €), oltre a quelli che vengono minacciati.
Gianfranco Camero
p. radicali sondrio
Qui il testo dell'interrogazione