Alfredo Guevara, principale figura del cinema cubano e amico di Fidel Castro, si è unito al coro degli ex comunisti che fanno il tifo per la fine dell’economia statalizzata, affermando che spera molto nelle riforme volute da Raúl Castro per dare vigore all’economia.
Raúl Castro, d’altro canto, ha detto che l’economia è il primo compito di ogni dirigente di un paese in cui sia necessario applicare “veri programmi di risparmio” e ha insistito sul fatto che le idee di suo fratello Fidel “sono il fondamento” di tutto quello che si sta facendo a Cuba. Raúl Castro ha fatto queste considerazioni in una riunione del Consiglio dei Ministri, che si è tenuta lo scorso fine settimana per analizzare il piano economico e preventivo per l’anno 2011. Questo progetto di massima sarà discusso nell’Assemblea Nazionale di Cuba, il prossimo 15 dicembre, durante la seconda riunione dell’anno. Raúl Castro ha messo in primo piano il ruolo dell’economia, materia da studiare a fondo per migliorare la situazione sociale. Il risparmio sarà la prima fonte per ottenere risorse, secondo il capo di Stato cubano, che forse vede margini economici sostenibili che ad altri osservatori non è dato vedere. Secondo il Capo di Stato si tratta di attualizzare il modello economico socialista e non di stravolgerlo, ma si può ben vedere come i primi settori colpiti dai tagli saranno proprio istruzione, sanità e beni di prima necessità garantiti dal razionamento.
Si tratta a ben vedere di una ennesima rettificazione degli errori di un socialismo che sopravvive a se stesso e che ad aprile 2011 celebrerà il suo fallimento nel VI Congresso del Partito Comunista di Cuba. Come ha fatto notare Yoani Sánchez, la speranza è che non sia troppo tardi e che non si cerchi di economizzare colpendo un popolo già provato da un duro periodo speciale e ridotto a condizioni di difficile sussistenza.
Gordiano Lupi
P.S. - La vignetta di Jardim di ieri (El Nuevo Herlad) mette in dubbio con ironia il fatto che Fidel Castro sia d'accordo con le riforme economiche...