Il Governo italiano – invece di chiedere conto (come hanno fatto i Parlamentari Radicali) al Prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi della sua telefonata gravemente allusiva all'allora Presidente della Corte d'appello contro la decisione dell'ufficio elettorale di esclusione delle Liste fasulle del Presidente Firmigoni (non è un errore di battitura, ndr) – ha ritenuto di dover esprimere la propria riconoscenza al Prefetto Lombardi confermandolo nel monitoraggio delle attività connesse con l'Expo. La dichiarazione del Vicesindaco De Corato («Milano ha trovato in lui un prefetto attento, sensibile e equilibrato») non può che essere sottoscritta, se non per un particolare: è la partitocrazia milanese, non Milano, che ha trovato in lui un Prefetto sensibile alla partitocrazia stessa. E tutto questo avviene mentre l'altro Lombardi, Pasquale, che contattò Marra sulle liste Firmigoni, rimane tuttora in carcere!
La notizia della conferma di Lombardi fa il paio con la decisione di Filippo Penati di tornare ad occuparsi di Milano. Anche questa, per il regime lombardo, è una buona notizia, per i cittadini un po' meno. Anche Penati infatti, forte degli accordi nella gestione del sottopotere regionale con il Presidente Firmigoni, ha nelle scorse settimane operato a copertura dei crimini commessi sotto la responsabilità del Presidente. Lo ha fatto nell'unico (ma efficace) modo a sua disposizione: il silenzio assoluto, rigorosamente tenuto da Filippo Penati su tutta la vicenda della truffa elettorale regionale.
Delle azioni volte a contrastare il regime lombardo, nelle sue articolazioni di destra centro e sinistra, come Radicali discuteremo, tra l'altro, all'Assemblea annuale dell'Associazione radicale Enzo Tortora in via Malachia Marchesi de' Taddei n. 10, che si terrà domenica 21 pomeriggio, a partire dalle 14.
Marco Cappato
Fonte: Radicali.it