Primi in Europa. Non è per simpatia ma per le tasse sulle imprese: 68,7%, mentre la media europea è al 44,2 e quella mondiale al 47,8%. L'Italia è al 163° posto su 187 Paesi esaminati dalla Banca Mondiale per la pressione fiscale... Eppoi ci si lamenta del lavoro in nero che anni fa il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, quantificò nel 40% di quello complessivo. Questo significa che le aziende in regola pagano per quelle che evadono così come le persone fesse pagano le tasse per quelle furbe.
Nove anni fa il candidato Berlusconi sottoscrisse un contratto pubblico con gli italiani nel quale si prometteva una riduzione delle tasse, addirittura si prometteva un livellamento dell'Irpef a due quote, 23 e 33%. Eppure il presidente Berlusconi proviene dal mondo delle imprese e dovrebbe avere particolarmente a cuore il carico fiscale che impedisce la possibilità di concorrenza con le aziende estere. In sette anni e mezzo, degli ultimi dieci, ha governato il centro-destra con a capo Silvio Berlusconi e, ancora, una riforma fiscale aspetta di essere approvata.
Quante promesse disattese!
Primo Mastrantoni, segretario Aduc