Tutti d'accordo a votare la proposta di legge di Stabilità, ovvero quella che un tempo si chiamava la Finanziaria. Ad analizzare l'emendamento presentato dal governo l'11 scorso, si scoprono novità che poco hanno a che vedere con la stabilità e molto con le probabili elezioni.
Intanto c'è un “buco” di circa 6 miliardi di euro, che dovrebbero essere coperti dall'asta delle tv digitali e dalla lotta all'evasione (!!!), in compenso i fondi a disposizione della presidenza del Consiglio sono aumentati di altri 800 milioni di euro per un totale di 3 miliardi di euro (245 milioni per le scuole private, per lavori socialmente utili, ecc.), altre uscite riguardano regioni, università, missioni internazionali e ammortizzatori in deroga, contributi all'editoria e alle tv locali. Alcune spese sono limitate nel tempo (leggasi elettorali) altre trasferiscono gli oneri ai futuri governi. Un pasticcio, insomma.
Cosa abbia di stabilità questa legge è difficile sostenerlo, ma tutti la chiamano legge di Stabilità. Stabilizzerà l'attuale maggioranza?
Primo Mastrantoni, segretario Aduc