Gordiano Lupi
Velina o Calciatore, altro che scrittore!
Historica Edizioni, pagg. 118, € 13,50
Gordiano Lupi, «vecchio scrittore di provincia, imbiancato nell’underground», con Velina o Calciatore, altro che scrittore! ha voluto togliersi qualche sassolino dalle scarpe. E lo ha fatto sparando a zero sul mondo dell’editoria e facendo nomi e cognomi di parecchi «scrittori italiani inutili» che proliferano nei salotti televisivi. Ma non solo, un capitolo è dedicato al nuovo mestiere del Duemila: l’editor, che taglia, cuce, inventa, sa cosa chiede il pubblico, lo stile che va di moda. «Gli scrittori mica servono, complicano solo la vita, meno sono bravi meglio è».
Il libro è scritto in uno stile che rispecchia il toscano parlato dalla gente di strada, quella che pontifica al bar sulle rovesciate di Totti e sulle sconfitte della Fiorentina. Gordiano Lupi ha preso a prestito quella lingua sgrammaticata ma diretta: uno stile viscerale che «vomiti rabbia e disprezzo sulle pagine bianche».
Gordiano Lupi vuole scuotere il lettore verso una lettura consapevole e non dettata da mere operazioni commerciali come i tanti «libri di comici, di veline, di calciatori, di squallidi mezzibusti televisivi, di commentatori in doppiopetto, di tuttologi…». (nota editoriale)
«Tu pensa se un giorno mi svegliassi e fossi Baricco. Cazzo che fortuna, potrei fare davvero quello che mi pare. Prima di tutto me ne andrei a leggere Fenoglio a Torino, che tu guarda Baricco che legge Fenoglio è un po’ come un ateo che sgrana il rosario, ma mica mi fermerei qui, no davvero. Sai quante gliene direi a tutti quei critici che non leggono i miei libri, ché io sono Baricco mica uno scrittore da poco. Io ho scritto Seta, la più grande presa per il culo che mai lettore contemporaneo abbia avuto tra le mani, ma proprio per questo ho diritto a una critica seria e i critici mi devono criticare fino in fondo. Se fossi Baricco pubblicherei il mio ultimo libro con quattro copertine diverse e magari al posto delle pagine scritte ci metterei le figurine dei calciatori così la gente lo compra e dopo ci fa la collezione. Se fossi Baricco scriverei un romanzo su un supereroe cieco che mangia panini al Mac Donald e ha una tenera storia d’amore con una divoratrice di Big Mac».
Gordiano Lupi (Piombino, 1960). Collabora con La Stampa di Torino. Traduce gli scrittori cubani Alejandro Torreguitart Ruiz e Yoani Sánchez. Ha pubblicato molti libri monografici sul cinema di genere italiano per la casa editrice romana Profondo Rosso. Collabora con Tellusfolio curando rubriche su Cuba, cinema italiano e narrativa italiana. Tra i suoi lavori più recenti: Cuba Magica – conversazioni con un santéro (Mursia, 2003), Un’isola a passo di son – viaggio nel mondo della musica cubana (Bastoni, 2004), Almeno il pane Fidel – Cuba quotidiana (Stampa Alternativa, 2006), Mi Cuba (Mediane, 2008), Fellini – A cinema greatmaster (Mediane, 2009), Sangue Habanero (Eumeswil, 2009), Una terribile eredità (Perdisa, 2009). Cura la versione italiana del blog Generación Y della scrittrice cubana Yoani Sánchez e ha tradotto per Rizzoli il suo primo libro italiano: Cuba libre – Vivere e scrivere all’Avana (2009).