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Twitteando in cerca di libertà
02 Novembre 2010
 

Non giungono buone notizie dal Twitter di Yoani. Continua la repressione ai danni di chi ha la sola colpa di esprimere un pensiero non conforme, non cessano repressioni e arresti ai danni di blogger (Ricardo Medina) e Damas de Blanco (Reina Tamayo). Si parla di 32 detenuti nelle ultime ore: è inutile liberare e deportare in Spagna i prigionieri politici, se le leggi non cambiano. Poche ore fa Yoani ha scritto: «Vado a risposare. Se ci sono notizie di primo mattino lancio un tweet mezzo sonnambulo».

La blogger sa che sta facendo una cosa proibita, ma non può smettere di twittear, così come non può evitare di avere un'opinione. Vede il Festival del balletto illuminato a giorno e lo paragona all'oscurità totale dell'Avana Vecchia. Si chiede: «Metafora a parte: cosa sarà di noi?». E ancora: «Come posso consigliare a mio figlio di mettere radici in un paese dove è quasi impossibile vedere i frutti del proprio lavoro?». L'intolleranza, gli autoritari e la mancanza di prospettive fanno parte della vita della blogger, sono il suo bersaglio preferito: «Un giorno ho scritto un graffiti dove parlavo del futuro, le parole si sono scolorite, ma l'avvenire non è mai arrivato». Non sa cosa fare per cambiare le cose, perché a Cuba non è permesso il dissenso e la critica costruttiva, ma è consapevole che deve continuare a esprimere il suo pensiero, twitteando ancora più forte: «Potrei twittear fino al punto di esorcizzare i demoni dell'apatia e della simulazione che offuscano ogni cosa».

Yoani accenna alla precaria situazione economica: «Lo zucchero proviene dal Brasile, il caffè dalla Colombia e quanto alle arance. non ne vedo una da mesi. Cuba è un'isola che possiede una terra fertile ed è popolata da gente creativa, nonostante tutto importa l'80% dei generi alimentari. Dalla monocoltura della canna da zucchero siamo passati a una quasi totale dipendenza dalle importazioni. Persino la TV confessa un'eccessiva spesa per importare gli alimenti che vengono consumati a Cuba».

 

Gordiano Lupi


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