Il dissidente cubano Guillermo Fariñas si è aggiudicato il “Premio Sakharov per la Libertà di Coscienza”, assegnato dal Parlamento Europeo ai difensori dei diritti umani, delle minoranze e della democrazia. La candidatura del giornalista indipendente cubano era in primo piano da diversi giorni e veniva giudicata la più meritevole rispetto agli altri due finalisti: l'organizzazione non governativa israeliana Rompendo il Silenzio e l'etiope Birtukan Mideksa. È la terza volta che il Premio Sakharov viene assegnato a un rappresentante dell'opposizione cubana, perchè nel 2002 l'importante riconoscimento è toccato a Oswaldo Payá e nel 2005 alle Damas de Blanco nel 2005. Per un dissidente storico come Fariñas si tratta di una sorta di legittimazione internazionale dopo aver intrapreso numerosi scioperi della fame in difesa dei diritti umani. Ricordiamo tra le lotte del giornalista dissidente un lungo sciopero per ottenere Internet libero a Cuba e l'ultimo sciopero della fame e della sete per la liberazione dei prigionieri politici in gravi condizioni di salute che l'ha portato a un passo dalla morte. L'intervento della Chiesa Cattolica che ha intrapreso una serrata trattativa con il governo governo cubano è stato provvidenziale, sia per la liberazione di alcuni dissidenti (espatriati in Spagna) che per la fine di uno sciopero che durava da oltre cento giorni e che aveva portato Fariñas a un'ospedalizzazione forzata. Il Premio Sakharov assegnato a Fariñas è un'ulteriore dimostrazione della campagna di menzogne che il governo cubano ha costruito attorno al giornalista per screditarne le capacità professionali e la sua attendibilità. Mariela Castro ha recentemente definito Fariñas come «uno squilibrato» e «un caso psichiatrico». Il Parlamento Europeo - se mai ce ne fosse stato bisogno - ha ristabilito la verità storica.
Il Premio Sakharov onora la memoria del dissidente sovietico Andrei Sakharov. Tra i suoi vincitori figurano personalità come il sudafricano Nelson Mandela (1988), le Madri di Plaza de Mayo (1992), il collettivo spagnolo contro il terrorismo ETA ¡Basta Ya! (2000) e il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan (2003).
La concessione del Sakharov all'oppositore cubano rappresenta un chiaro gesto del Parlamento, compiuto pochi giorni prima che i ministri degli Esteri dei Ventisette si riuniscano per analizzare le relazioni tra Unione Europea e Cuba. Il centrodestra europeo, specialmente il Partito Popolare, si oppone fermamente al progetto spagnolo di modificare la cosiddetta “posizione comune”, che condiziona le relazioni con Cuba ai progressi in materia di diritti umani.
Gordiano Lupi