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Le leggi migliori per l'effettiva cittadinanza delle donne in Europa 
Importante incontro all'Università “La Sapienza” l'8 novembre
20 Ottobre 2010
 

CARE AMICHE e CARI AMICI,

 

Si tratta di un evento eccezionale, come potete ben vedere dalla breve sintesi e dalla locandina in allegato.

Sarebbe importantissima la partecipazione al seminario presso l'Università La Sapienza di classi di Scuola Superiore. Invitiamo pertanto le/gli insegnanti a predisporre fin da ora tale partecipazione per la mattinata del giorno 8 novembre 2010.

Oltre alle insegnanti, sollecitiamo tutti a diffondere al massimo questo invito e a riservarsi la possibilità di partecipare a questi stimolanti incontri, sia all’Università che alla Casa Internazionale delle Donne.

 

Vi aspettiamo e vi salutiamo affettuosamente

  

Comitato per le Pari Opportunità

AFFI-Casa Internazionale delle Donne

Osservatorio Choisir in Italia

  

www.casainternazionaledelledonne.org

www.choisirlacausedesfemmes.org

 

 

 

Un gruppo di giovani giuriste, sociologhe e psicologhe, rappresentanti sindacali, riunito intorno a Maitre Halimi, ha ricercato, studiato, confrontato le legislazioni dei 27 paesi dell’UE e ha scelto un “bouquet” di 14 leggi che riguardano gli aspetti fondamentali della vita di una donna:

scelta di dare la vita

diritto di famiglia

lotta alla violenza

lavoro,

politica

Questo “bouquet” che comprende le 14 leggi ritenute migliori per una compiuta cittadinanza delle donne in Europa è stato presentato al Parlamento Europeo dall’associazione Choisir la cause des femmes, fondata nel 1971 da S. De Beauvoir, Gisèle Halimi ed altre/i.

 

 

Lo studio dal titolo “La clause de l’eurpéenne la plus favorisée” è stato pubblicato nel maggio 2008 da l’Edition des Femmes, e da allora è stato presentato in tutte le istanze istituzionali.

Ai colloqui - data l’importanza dell’iniziativa - hanno spesso partecipato membri del Parlamento e della Commissione europea, di associazioni femministe di tutta Europa, membri del governo francese e rappresentanti dei paesi dell’Unione per il Mediterraneo.

Ci sono stati confronti serrati sulla fattibilità giuridica della clausola (la “clause”).

 

Una volta accettata dall’UE la clausola è un potente strumento giuridico. Essendo le scelte comunitarie più importanti di quelle nazionali, non ci sarebbe sussidiarietà che tenga e le donne, finalmente tutte “cittadine europee” potrebbero far valere in tutti gli ambiti le stesse libertà e gli stessi diritti.

Come farla recepire dall’UE è discorso più complesso ma, se ci fosse la volontà politica,non sono certo i mezzi che mancano, (si può sempre ricorrere al milione di firme del trattato di Lisbona, art. 11, par. 4).

 

Per tutte queste ragioni abbiamo deciso come CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE di appoggiare il “bouquet” ed abbiamo invitato Choisir e alcune parlamentari europee ad un incontro alla Casa perché assumano l’impegno di sostenere presso la Commissione UE questo bel mazzetto “legislativo”.

 

 

Il Bouquet.

 

1) Scelta di dare la vita

- educazione sessuale: Danimarca - per l'educazione alla sessualità fin dalla scuola elementare per i centri di pianificazione familiare incaricati anche di un sito internet che fornisca informazioni didattiche al personale incaricato.

- contraccezione: Paesi Bassi - per l'accesso diretto, libero e gratuito alla contraccezione. Lo stato assicura l'informazione, la disponibilità e la gratuità per le donne adulte e le minorenni.

- aborto: Svezia - per il rispetto dell'autodeterminazione della donna nel disporre del proprio corpo. Il limite legale è di 18 settimane (è richiesto un limite minimo di 12). La pillola abortiva è autorizzata e rimborsata.

 

2) diritto di famiglia

- matrimonio: Austria - per la preminenza e precedenza data al matrimonio civile, con aggiunta delle sanzioni in caso di violazione di questo primato, come nella legge francese, con riferimento alla legge spagnola per il matrimonio omosessuale.

- divorzio: Spagna - la pronuncia del divorzio non è subordinata ad una causa o ad un periodo di riflessione. Obbligo degli alimenti.

- contratti d'unione civile: Belgio-aperti agli etero e agli omosessuali e garanti di elevati diritti.

- congedi parentali: Svezia - per l'alto livello di remunerazione. Una parte del congedo è riservata ai padri, e, se non utilizzata, si perde.

- autorità parentale: Estonia - stabilisce l'autorità a partire dal vincolo di filiazione (a meno che non sia giudiziariamente constatato o che sia contrario agli interessi della bimba/o). Esercizio congiunto in caso di separazione con la facoltà di rivolgersi al giudice in caso di lite (legge francese). In più, attribuzione giudiziaria dell'autorità ad uno dei genitori ed al suo congiunto o concubino qualunque sia il suo orientamento sessuale (legge olandese).

 

3) lotta contro la violenza

- violenza coniugale: Spagna - legge integrale contro la violenza di genere: lotta contro gli stereotipi a scuola; misure di protezione d'urgenza e centri di accoglienza per le vittime; formazione degli interlocutori dei servizi pubblici; tribunali specializzati.

- stupro: Francia - definizione della violenza come crimine; processo a porte chiuse su richiesta della vittima; possibilità per le associazioni di costituirsi parte civile; in aggiunta l'approccio pluridisciplinare della legge spagnola.

- prostituzione: Svezia - per l'abolizione di fatto della prostituzione; la penalizzazione del cliente; l'impunità accordata alle prostitute; creazione di centri di accoglienza destinati alle prostitute con lo scopo di favorirne l’inserimento sociale, con attenzione particolare alle vittime della tratta, straniere e in situazione irregolare; per le campagne di informazione e effettuate dai media in relazione a vari ministeri (Salute, Interni etc.).

- molestia: Lituania - per le disposizioni presenti sia nel codice del lavoro che nella legge sulla parità tra uomo e donna.

 

4) lavoro: Francia - per il codice del lavoro che riprende le maggiori conquiste sociali e per il suo regime pensionistico fondato sulla logica della solidarietà.

 

5) politica: Belgio - per l'iscrizione della parità nella costituzione,comprendendo quella nel Consiglio dei Ministri e nei governi delle regioni e comuni; per il dispositivo che impone la parità assoluta e delle quote in tutte le elezioni e l'irricevibilità delle liste non conformi alla legge.

 

 

Nell'immagine viene riportata la locandina del seminario che avrà luogo il prossimo 8 novembre.

Data l’importanza e l’eccezionalità dell’incontro invitiamo vivamente le insegnanti a essere presenti all’Uiversità “La Sapienza” con le loro classi nella mattinata di lunedì 8 novembre.

Vi aspettiamo in tante e in tanti!!!


 
 
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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