Il 1° marzo 2010 un noto quotidiano pubblica una lettera che critica l'aquilano Bruno Vespa, per essersi dimenticato (dopo tante trasmissioni al tempo del terremoto) della sua amata città abbandonata, e lui, sullo stesso giornale, subito replica che durante una trasmissione dedicata allo scandalo delle grandi opere, se n'era invece ricordato.
In questi giorni su diversi quotidiani sono state pubblicate diverse lettere di critica (non solo a lui) per la solita abitudine di tuffarsi su tristissimi fatti di cronaca nera per fare spettacolo, e lui (ma non solo lui) non fa arrivare nessuna replica. Come mai?
Del resto, non replicò neppure quando furono in molti a muovergli critiche per le interminabili trasmissioni sulla morte atroce di un bimbetto. Chi può dimenticarlo, mentre teneva tranquillamente in una mano un mestolo e nell'altra uno scarpone e indugiava nel descrivere il modo con cui il piccolo poteva essere stato ucciso? Come mai nessuna replica allora, e nessuna replica oggi?
Come mai?
Elisa Merlo