Giovedì , 14 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Sport e Montagna > Ritratti
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Bogdan Tanjevic, indefesso seminatore di basket, poesia e umanità
06 Ottobre 2010
 

Più grande come uomo o come coach? Davvero un gran dubbio.

Bogdan Tanjevic, familiarmente Boscia, montenegrino – «Montenegrino: o un poeta o un assassino», ridendo amava dire – e cittadino italiano, giramondo, classe 1947, ha seminato ovunque sia andato: basket, poesia e umanità.

Celeberrimo non solo per l'enciclopedico sapere cestistico e la capacità di inventare e forgiare campioni, avendo il coraggio di lanciarli, responsabilizzarli e farli evoluire da protagonisti anche se giovanissimi (vedi il caso di Nandokan Gentile o di Dejan Bodiroga), ma anche per la sua sterminata cultura e aneddotica – famosissimo il «Quando culo mangia pigiama», per definire la paura o una situazione stringente, di tensione –, Boscia ha vinto tutto e per ogni dove: 3 campionati e 2 Coppe di Jugoslavia, 1 campionato francese, 2 campionati e 1 Coppa di Turchia, 1 campionato del Bel Paese (l'ultimo conquistato dalla pallacanestro Olimpia Milano) e 1 Coppa Italia, 1 campionato europeo con l'Italia (1999), lasciando a casa Gianmarco Pozzecco (ci volle coraggio... e alla fine vinse comunque), un argento continentale con la Jugoslavia e, per chiudere, recentissimo, l'argento mondiale con la Turchia battuta in finale solo dai giovani fenomeni NBA guidati dal terribile enfant prodige Kevin Durant. Non contiamo altre vittorie “minori”.

Boscia, o Boscia, lui che a Sarajevo ebbe casa e fama, che, con il gentile, classico ed elegante Mirza Delibasic a segnare e creare e il Bosna, vinse la Coppa dei Campioni 1979 (fu l'ultima delle dieci finali consecutive in Coppa dei Campioni della Valanga Gialloblù varesina), che ha aperto le porte della sua villa triestina a tanti, amici vittime della guerra fratricida in quello che un tempo fu un Paese.

Boscia il maestro, vincente anche quando ha perso. Perché ha saputo seminare basket, poesia e umanità.

Boscia dopo tanto girovagare e peregrinare è tornato in Italia per una nuova sfida: sarà il direttore tecnico della Virtus Roma, allenata da Matteo Boniciolli, che fu già suo vice nel capoluogo giuliano, con un roster ricco di tanto talento italiano.

Bogdan Tanjevic è stato operato i primi mesi di quest'anno di tumore al colon. Un male affrontato con forza e il sorriso sulle labbra. Terrificante, ma la lama della volontà di Boscia è temprata nell'acciaio puro, quasi mistico. Non è un caso che quest'estate era già sulla panchina turca e sul Bosforo ha strappato un entusiasmante argento iridato.

Più grande come uomo o come coach? La risposta è... incommensurabile!

 

Alberto Figliolia


 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy