Sarà meglio che vi faccia mente locale… Pretendere da me e da voi di ricordare cosa ho scritto sul Gaz il mese di gennaio dell’anno in corso è cosa ardua (me lo sono riletto per …noi). Anche perché, se qualcuno degli attori che ho nominato in quell’articolo si fosse fatto vivo, ci ricorderemmo tutti di cosa parlai. Proposi al C.T.C.B. (do per assodato che le sigle oramai le conosciate) di istituire un premio di 500 euro al casaro e altrettanti al “caricatore” che, presentando all’annuale e ultracentenario concorso (che si tiene alla Fiera del Bitto di Ottobre) tre tipi di formaggio diversi, lo avesse vinto. Si trattava di organizzare, in collaborazione con l’Onaf/SO, una classifica per ogni tipo di formaggio, sommare i punti e decretare un vincitore. LA COMBINATA appunto! Un po’ come si faceva ai miei tempi nello sci: Thoeni, Gross, Stenmark e tra le donne Fabienne Serrat, una francesina della quale andava matto un mio amico dell’Aprica, che durante la settimana veniva a scuola con me e al sabato e la domenica lavorava sugli impianti sciistici di quella località. …Fate sapere a Fabio Sciarmella che lo saluto!
Però l’inverno scorso rimase aperto il discorso su che tipo di formaggio portare alla Mostra. Ho impiegato un po’ di tempo a definire la proposta, ma ‘stestate andando su e giù per i pascoli dell’Alpe Lago nella Valle del Bitto di Albaredo sono riuscito a “quagiare”. Intoccabile il grasso Bitto, naturalmente. Segue per antonomasia il semigrasso Latteria. Mentre per il terzo formaggio in gara, ogni concorrente potrà portare il formaggio d'annata che vorrà purché da lui prodotto nella zona DOP del Bitto. Anche di capra, anche misto, anche di pecora… Grasso, semigrasso, magro. Di qualsiasi pezzatura. Per esempi classici: Scimüt dalla Val Malenco. Magnüca dalla Valchiavenna. Scimudin da Bormio, Strachii dalla Valtartano, e così via… Matüsc dalle Valli del Bitto. Purché sia un formaggio a latte crudo: LA COMBINATA A LATTE CRUDO, ripeto!
Quando la TV era ancora in bianco e nero (la mia sicuramente), c’era un bel gioco a squadre che si chiamava Giochi senza frontiere. Alcune squadre composte da ragazzi e ragazze di 8/10 città d’Europa gareggiavano in diversi, strampalati ma divertenti giochi di abilità. C’era una classifica a punti e alla fine della puntata usciva la città vincitrice. La novità consisteva nel fatto che una città poteva presentare il jolly prima di un gioco. E se vinceva quel gioco, i suoi punti raddoppiavano. Spesso succedeva. Altre volte no. Alcune volte capitava che sullo stesso gioco più città presentavano il jolly. Idem sarà nel nostro caso: chi giocherà il jolly raddoppierà i punti acquisiti nella valutazione sensoriale effettuata dai Maestri assaggiatori di formaggi dell’Onaf/Italia. Il cargadur presenterà il jolly al momento dell’iscrizione dei formaggi al concorso, ma soprattutto lo potrà calare sul formaggio che sceglie lui.
Spero di essere stato chiaro e di ricevere qualche vaffa, o almeno qualche spara pü cazzadi… o magari: se ne può parlare. Oppure: improponibile! Aminta, Ezio, Selene, Renato, Fides… Vi aspetto!
Alfredo Mazzoni
(da 'l Gazetin, settembre 2010)
ABBÓNATI!