La camera dei Deputati ha oggi convertito in legge il decreto sui trasporti che prevede, entro il prossimo 30 aprile, la realizzazione di impianti di rilevamento dei pedaggi per le autostrade e i raccordi autostradali di competenza dell'Anas. Questi aumenti erano stati sospesi dal Tar e dal Consiglio di Stato, ma il Governo e il Parlamento hanno ritenuto opportuno ignorare queste pronunce e la mobilitazione di varie amministrazioni e sono andati avanti come un carro armato mostrando tutta l'arroganza dell'Istituzione. Ora sarà il Governo a decidere quali tratte saranno sottoposte a pedaggio su elenco fornitogli dall'Anas.
Se c'era ancora bisogno di un esempio di come le nostre massime istituzioni hanno disprezzo verso le amministrazioni locali e verso gli utenti dei servizi stradali, eccone oggi uno fulgido e significativo. Non solo. Con la scusa che servono soldi per gli investimenti nel settore si fa il contrario di ciò che il capo del Governo va dicendo in ogni angolo, cioè che le tasse diminuiranno e tutto costerà meno.
Se il modo di fare investimenti e di ridurre le tasse è quello di ulteriormente spremere utenti e contribuenti... c'è qualcosa che non ci torna.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc