Nel numero di primavera abbiamo avuto, in questo speciale tutto dedicato al nostro 'prodotto', due delle curatrici, l'una valtellinese e l'altra di Ferrara, che si sono incontrate proprio grazie alla 'versione Web' di Bl. In questa edizione estiva completiamo il giro, con le interviste rilasciate dalle altre due, la prima di Sondrio e la seconda valchiavennasca trapiantata a Pavia.
Sicuramente gli affezionati lettori del Gazetin avranno già avuto modo di leggere gli articoli di Annagloria Del Piano e le poesie di Barbarah Guglielmana, visto che entrambe collaborano con il giornale da diversi anni, ma forse gradiranno quest'occasione per approfondire la loro conoscenza. Chissà che non siano invogliati a seguirle e magari, perché no, collaborare e interagire con loro anche nella “Bottega letteraria” su Tellusfolio.it? Venendo così a scoprire anche le altre rubriche nate e condotte on line (“One Shot” di Silvia Monti, “Cercando l'oro della poesia” di Fabiano Alborghetti, “Nuovi narratori italiani” di Gordiano Lupi e così via)...
Annagloria Del Piano
intervista a cura di Paola Mara De Maestri
– Come ti sei avvicinata al mondo della scrittura?
Da sempre, da quando ero bambina ho amato scrivere, raccontare storie, inventarmi situazioni e personaggi che potessero prendere vita sulla carta. Questo perché mi è sempre piaciuto altrettanto leggere o sentirmi narrare racconti o anche aneddoti della vita passata da mia nonna e da mia mamma, in particolare. Era una magia: si apriva un mondo diverso!
– Quale genere prediligi (poesia, racconti, fiabe...)?
Nella scrittura ho iniziato con le fiabe e le poesie. Man mano, crescendo e cambiando parallelamente le mie letture, ho provato a scrivere racconti brevi e, continuando con la poesia, anche a tentare di scrivere un romanzo breve e un altro a sfondo adolescenziale, attingendo ai miei ricordi di ragazzina. Sono state due esperienze molto significative: la prima perché il mio scopo era quello di “fissare” sul foglio le vicissitudini, l’esistenza di una nonna cui ero molto affezionata e non lasciare che, col tempo e la dimenticanza, svaporassero in un certo modo… Questo mio scritto è stato accettato all’Archivio di Pieve S. Stefano, che è il più grande archivio diaristico in cui vengono custoditi i ricordi di migliaia di persone. Il romanzo per ragazzi è stato un tuffo nel mio passato di adolescente! Mi è piaciuto ripensarci e quasi riviverlo; ricordarmi le emozioni e le avventure di quegli anni credo mi potrà servire anche nel rapporto con mia figlia che ne ha undici.
– So che ami leggere. Cosa ti interessa maggiormente?
Nella lettura amo la narrativa in generale, classica e contemporanea. Ho degli autori che prediligo e di cui aspetto con piacere ogni nuova produzione. Fra questi mi vengono in mente Philip Roth, Joyce Carol Oates, Melania Mazzucco… Amo molto anche approfondire con la lettura di biografie la conoscenza degli scrittori che più mi hanno colpita. Recentemente Annemarie Schwarzenbac, Sylvia Plath e Antonia Pozzi. Anche la poesia è una frequentazione costante che sento mi arricchisce, permettendomi vari livelli di lettura in grado di trasmettermi molto.
– Da quanto fai parte della redazione del Gazetin? Come ti sei avvicinata a questo giornale?
Insieme a questa mia passione, che è anche e soprattutto mezzo privilegiato di comunicazione, amo praticare anche la scrittura giornalistica. È una modalità molto diversa, ma un esercizio altrettanto utile per quel che definirei la manualità nell’uso delle parole. Scrivo da parecchi anni per ‘l Gazetin, cui mi ero avvicinata inviando un pezzo su un bell’incontro di poesia che ebbe luogo a Sondrio con Jack Hirshman. Da allora faccio parte della redazione, occupandomi soprattutto di recensioni di letture o di appuntamenti culturali.
– So che hai altri interessi in campo artistico...
La musica e il cinema sono altre due mie frequentazioni, infatti. Insieme al teatro e alla danza. Diciamo che ogni occasione artistica che abbia nelle sue motivazioni un valore comunicativo oltre che estetico è interessante e apportatrice di approfondimenti, riflessioni, condivisioni con gli altri fruitori, discussioni e insegnamenti. Tutte cose che arricchiscono e ci plasmano. Ad ogni età: è cibo per la mente e per l’anima.
– Hai qualche particolare progetto artistico che ti piacerebbe realizzare?
Lo scrivere è un’esigenza mia personale, prima di tutto. Mi serve per dare attuazione a ciò che mi capita, per fare il punto della situazione, per affrontare gli ostacoli che naturalmente si incontrano. E questo, scrivendo di me come pure inventando personaggi ed esistenze altre.
– Vuoi aggiungere qualcosa?
L’intervista che mi stai facendo ha lo scopo di farmi conoscere meglio ai nostri lettori, che vedono il mio nome in calce agli articoli qui sul Gazetin oppure on line, su Tellusfolio e nella sezione “Bottega letteraria” in cui in particolare collaboriamo. Ma so che non importa che ci vengano affibbiati dei titoli o delle etichette di cui fregiarsi o che si venga a tutti i costi pubblicati. Quel che nasce autentico da noi stessi è ciò che interessa, me per prima ed è ciò che, solo in un secondo tempo, si può pensare di trasmettere a coloro che trovino interessante leggerci. Grazie quindi a voi tutti!
(dalla “Bottega letteraria” n. 46 – 'l Gazetin, luglio 2010
abbonamento cumulativo 'l Gazetin+TELLUS € 23,00 > labos@retesi.it)
3 – segue
Didascalia completa dell'illustrazione:
Frances Piper è uscita dritta dritta da un bellissimo romanzo di Ann-Marie Mac Donald. Di tanto in tanto fa capolino come alter ego di A.D.P. Di lei si sa poco: per ora esiste solo questa fotografia...
francespiper@libero.it