Ideale Cannella
Le ali dell'Angelo
a cura di Carlo Trotalli
LABOS, Morbegno 2010, pagg. 192, € 15,00
Sono onorato di potervi presentare questo libro. Compie, come me, 53 anni. Eh sì, perché è stato pubblicato la prima volta nel 1957 (Gastaldi Editore in Milano), reduce di premiazione al Concorso Nazionale Gastaldi 1956 «Ragazzi». Con questo bel numero di anni che si porta addosso, ve l'assicuro, conserva integra tutta la freschezza con la quale l'autrice, perché Ideale è qui nome femminile (ah, i genitori d'inizio secolo! Socialisti fabiani...?), narra a distanza di circa quarant'anni i ricordi della sua infanzia. D'origini pescaresi, la famiglia si trovava in alta Valtellina in quanto al padre Annibale Cannella era stato affidato il comando del presidio militare di Bormio durante la prima guerra mondiale.
Non voglio anticiparvi tutte le notizie storiche, né togliervi il piacere di scoprire piano piano le vicende, ordinarie a ben guardare, ma al tempo stesso singolari e specialissime (e infatti i personaggi diverranno ben presto i “nostri eroi”, come lo sono diventati per il curatore, di cui diremo poi) di una famiglia che ha incrociato tragedie epocali, 'facendo la storia' come si suol dire. A giustificare la mia soddisfazione basti la riuscita impresa di ri-editare un 'classico valtellinese' che stava per passare nel dimenticatoio con la scomparsa delle generazioni che l'avevano conosciuto, vuoi per la sua attività di insegnamento in quel di Grosio, per le sue successive 'imprese eroiche' durante la Resistenza o per la lettura delle altre sue opere. Impresa non scontata per una microscopica cooperativa editoriale, vieppiù scalcinata e sofferente come attestato dal 'drammatico' S.O.S. che è stata costretta a lanciare proprio nel mentre portava a compimento la presente programmata realizzazione.
Le ali dell'Angelo è una storia vera, come esplicita la narratrice nelle prime pagine dell'opera. Scritto 'per i ragazzi', è una piacevolissima lettura per tutti oltre che costituire una preziosa documentazione storica. La nuova edizione Labos è corredata e arricchita da inserti illustrativi a colori costituiti da fotografie d'epoca, inerenti i personaggi e le vicende narrate, ed altre a scopo didattico-divulgativo. Lavoro di ricerca, quest'ultimo, frutto della passione e dedizione del curatore, Carlo Trotalli, attuale custode del Forte di Oga (Valdisotto, So), che ha curato anche il rapporto e le necessarie relazioni con i familiari di Ideale Cannella ed è autore di una pregevole postfazione, che inquadra efficacemente l'intera operazione editoriale.
Tralasciando al momento ogni altro aspetto, e ve ne sono certamente che meriterebbero di essere approfonditi e segnalati, (ci si augura che a farlo siano studiosi, storici e letterati, più competenti di chi qui scrive con tutt'altro intento), mi resta da evidenziare che l'iniziativa editoriale consentirà forse di far scoprire a tutta la provincia di Sondrio, ma è da augurare anche ad un pubblico ben più vasto, la struttura museale del Forte Dossaccio, con relativo pregevole esteso parco, che per encomiabile iniziativa della Comunità Montana Alta Valtellina risulta ora aperto ai visitatori per tutta la stagione estiva. Meta di istruttive 'gite scolastiche', magari a conclusione del ciclo di studi sulla prima guerra mondiale che comprenda anche la lettura del volume di Ideale Cannella, l'edificio fortificato – ben tenuto e presentato da adeguata cartellonistica, con panoramica vista su Bormio e le valli – rappresenta una testimonianza architettonica di prim'ordine e un viaggio fino ad Oga in Valdisotto un'interessantissima e gradevole escursione turistica per ogni fascia d'età.
Buona lettura, dunque, e... buon viaggio!
Enea Sansi
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