Juan Juan Almeida ha ottenuto il permesso di lasciare Cuba per curare la malattia di cui soffre da tempo (spondilite anchilosante) e che nella sua terra non poteva essere guarita. Il figlio del Comandante Almeida è partito ieri sera dall’aeroporto José Martí dell’Avana in direzione del Messico, salutato da amici e parenti. Yoani Sánchez - che era al suo fianco - ha affermato: «È triste che un cittadino debba intraprendere uno sciopero della fame per ottenere un diritto inalienabile: uscire dal proprio paese». Possiamo vedere le foto della partenza sul Twitter di Yoani
e il video del decollo dell'aereo sul suo canale YouTube. Altre foto si trovano sul sito internet del Nuevo Herald di Miami. Juan Juan Almeida è arrivato questa notte a Cancún, dopo aver atteso sette anni per ottenere il permesso di viaggiare. Adesso prenderà un volo in direzione di Miami per ricongiungersi alla figlia Indira Omana e al resto della famiglia. Il merito di questo importante risultato è del cardinale Jaime Ortega.
Un’altra notizia importante è il fatto che Reina Luisa Tamayo, madre del defunto dissidente Orlando Zapata Tamayo, ha inaugurato un blog per denunciare la situazione interna di Cuba. Si tratta di www.orlandozapatavive.wordpress.com, uno spazio ricco di foto, testimonianze e video delle sue marche domenicali a Banes, luogo dove è sepolto il figlio, morto dopo uno sciopero della fame durato 85 giorni. Il blog è dedicato alla memoria di Orlando Zapata Tamayo. Recentemente la Chiesa Cattolica ha cercato di intercedere presso il governo cubano per porre fine alle limitazioni della libertà personale di cui ancora soffre la madre del dissidente scomparso. Reina Luisa Tamayo ha aperto anche uno spazio su Twitter.
Gordiano Lupi