Martedì , 12 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Dodici donne israeliane. Noi non obbediremo
12 Agosto 2010
 

Ringraziamo Maria G. Di Rienzo per averci messo a disposizione nella sua traduzione la seguente lettera aperta pubblicata come annuncio a pagamento sul quotidiano israeliano Haaretz il 6 agosto 2010

 

 

Venerdì 23 luglio 2010 abbiamo fatto un viaggio, una dozzina di donne ebree israeliane ed una dozzina di donne palestinesi della West Bank con quattro loro figli, fra cui un neonato. Abbiamo viaggiato in auto attraverso le colline interne del paese (“Shfela”) e fatto un giro turistico di Tel Aviv e Yaffa insieme. Abbiamo pranzato in un ristorante, preso il sole e passato veramente dei bei momenti sulla spiaggia. Siamo tornate attraverso Gerusalemme ed abbiamo guardato la città vecchia da lontano.

La maggior parte delle nostre ospiti palestinesi non aveva mai visto il mare (che è a meno di 60 km dalle loro case). La maggior parte di esse non ha mai avuto la possibilità di pregare nei propri luoghi sacri a Gerusalemme - Al Quds, e li hanno osservati con desiderio da Monte Scopus.

Nessuna delle nostre ospiti aveva un permesso di ingresso in Israele. Le abbiamo fatte passare attraverso i posti di blocco nelle nostre automobili, sapendo di violare la “Legge di ingresso in Israele”. Lo annunciamo qui apertamente.

Questo viaggio comune è stato organizzato quale risposta alla denuncia presentata dallo stato alla polizia contro una di noi, Ilana Hammerman, per un viaggio simile che lei ha fatto con tre giovani donne palestinesi. Abbiamo deciso di agire nello spirito di Martin Luther King e di mostrare simbolicamente che noi non riconosciamo leggi immorali e ingiuste.

Non riconosciamo legalità alla “Legge di ingresso in Israele”, una legge che permette ad ogni israeliano ed ogni ebreo di viaggiare liberamente in qualsiasi parte della terra fra il Mediterraneo ed il fiume Giordano, ma che nega lo stesso diritto ai palestinesi, nonostante questo sia anche il loro paese. Questa legge li spoglia del diritto di visitare città e villaggi lungo la “Linea Verde”: luoghi in cui essi hanno profonde radici familiari, di eredità culturale e di legami nazionali.

Perciò, abbiamo obbedito alla voce della nostra coscienza e ci siamo prese la libertà di condurre delle donne in alcuni di questi luoghi. Noi e loro ci siamo assunte il rischio insieme, con chiarezza di mente e forte convinzione.

In tal modo, noi israeliane abbiamo guadagnato un altro grande privilegio, il fare esperienza nella nostra nazione, una nazione che vive sulla sua spada, di uno dei giorni più belli ed emozionanti della nostra vita: aver conosciuto coraggiose donne palestinesi, piene di gioia di vivere, l'aver passato del tempo assieme a loro ed essere state libere assieme a loro, anche se per un solo giorno.

Non abbiamo portato in auto “terroriste” né “nemiche”, ma esseri umani, nostre simili. Le autorità ci separano con barriere e posti di blocco, regole e regolamenti. Non per salvaguardare la nostra sicurezza, ma per santificare l'ostilità e perpetuare il controllo di terra illegalmente sottratta ai legittimi proprietari. Questo ladrocinio di massa è stato compiuto in violazione di tutte le leggi e convenzioni internazionali; viola i valori universali dei diritti umani, la giustizia e l'umanità.

Non siamo noi a violare la legge, lo stato di Israele è stato il violatore in capo per decenni. Non siamo noi, donne con una consapevolezza civile e democratica, ad esserci spinte troppo in là. È lo stato di Israele che ha passato i limiti e che ci sta conducendo in un precipizio e forse persino all'autodistruzione.

Chiamiamo i cittadini di Israele ad ascoltare le parole di Henry David Thoreau, un pensatore americano del XIX secolo, che nel suo famoso trattato sulla Disobbedienza civile scriveva: «Quando un sesto della popolazione di una nazione, che si suppone essere il rifugio della libertà, è in schiavitù, ed un intero paese è ingiustamente rovesciato e conquistato da un esercito straniero, e reso soggetto alla legge marziale, io penso che non sia mai troppo presto per gli uomini onesti ribellarsi e rivoluzionare la situazione. Ciò che rende questo dovere ancora più urgente è il fatto che il paese così conquistato non è il nostro, è nostro l'esercito invasore».

Ascoltate queste parole, guardate come si adattano bene alla situazione in cui la nostra nazione ha portato se stessa, e a quello che abbiamo fatto.

 

Ilana Hammerman, Jerusalem

Annelien Kisch, Ramat Hasharon

Esti Tsal, Tel Aviv

Daphne Banai, Tel Aviv

Klil Zisapel, Tel Aviv

Michal Pundak Sagie, Herzlia

Nitza Aminov, Jerusalem

Irit Gal, Jerusalem

Ofra Yeshua-Lyth, Tel Aviv

Ronni Eilat, Kfar Saba

Ronit Marian-Kadishai, Ramat Hasharon

Ruti Kantor, Tel Aviv

 

(da Telegrammi della nonviolenza in cammino, 12 agosto 2010)


Articoli correlati

  Enrico Peyretti. Sulla qualità dei due diritti
  Delegazione del Partito radicale in Israele. Dal 7 al 12 novembre
  L'europeista Renzi si faccia federalista e quindi alfiere di Israele nell'Unione europea!
  Israele e Palestina nell'Ue. Parola ai giovani di Fatah
  «Moratoria, laicità-temi etici, giustizia, costo della politica, Turchia Israele e Marocco nell’UE»
  «Israele nell'UE». Autocensura presidenziale postuma, oppure un’allucinazione?
  Francesco Pullia. Un progetto federalista per sconfiggere la spirale della violenza
  Valter Vecellio. Israele. Lettera aperta a Furio Colombo: è vero, i veri colpevoli siamo noi
  Valter Vecellio. Qualche considerazione sul Comitato dei Radicali appena concluso
  Giorno dell’Indipendenza di Israele a Vercelli
  Una iniziativa a Viterbo e una lettera al Presidente del Consiglio contro il massacro a Gaza
  Israele nella Ue contro la guerra senza confini
  Pannella – Mecacci. Rapporto sulla missione in Cambogia
  Cappato e Perduca. Ma quale pace senza politica?
  Israele contro Iran. Conflitto ineluttabile? E, a quanto pare, si resta a guardare
  V. Vecellio. Guido Ceronetti, l’impostura di due Stati, Israele e Palestina, l’allarme di Colombo, il possibile unico antidoto
  Brivio e Monti. Due stati o una federazione: quale futuro per la Terrasanta?
  Emma Bonino. Perché Israele deve entrare nell'UE
  Valter Vecellio. Capita di sognare!
  Galia Golan. Perché sono ottimista
  Valter Vecellio. A Padova, le sfide, gli impegni
  Valter Vecellio. Israele, Iran, la possibile Terza Guerra Mondiale
  Valter Vecellio. Le possibili alternative ai sempre più insistenti venti di guerra
  Questa sera a Bergamo. Presentazione del 13° numero di “Diritto e Libertà”, con Bruno Mellano
  Valter Vecellio. Punti e spunti per un dibattito. Israele nell’Unione europea
  Pensioni, primarie PD e Hamas. Così Emma Bonino all’appuntamento settimanale con Radio Radicale
  Valter Vecellio. Gli attentati del PKK, i venti di guerra
  Gli ebrei sotto il regno sabaudo - incontro a Santhià (Vercelli)
  Grazia Di Veroli. Israele è anche questo
  Maurizio Morabito. Con Israele, con l’Iran
  Coraggio israeliano
  Alessandro Tessari. Ho ben compreso la proposta di Pannella? Allora mi toccherà reiscrivermi al PR...
  Israele e Palestina. Questa sera a Milano
  Matteo Mecacci. Europa brancaleone ad Annapolis per la “Pace in Medio Oriente”
  Veglie di preghiera per le vittime dell'omofobia
  Massimo Aprile. Dateci il voto e trasformeremo la nazione!
  Veglia ecumenica di preghiera “Per il cessate il fuoco immediato nella striscia di Gaza!”
  Maria G. Di Rienzo. “Caro dottor King”
  Paolo Fasce. Lo sciopero al contrario
  Francesco Pullia. Giornata di Martin Luther King
  Obama alla casa Bianca. Breve antologia per gli studenti sulle lotte dei neri d’America.
  Valter Vecellio. Il nazista querela, perde e chi paga?
  Giuseppina Rando. Razzismo e Disobbedienza civile
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy