Il Dipartimento per le Pari Opportunità ha comunicato ai gestori del Numero Verde Antitratta che da fine luglio non ci sono più i fondi per rinnovare il finanziamento. Le Associazioni On the Road, Certi Diritti e il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza dovrebbero quindi far fronte da soli a questa iniziativa di lotta alla tratta della prostituzione... ma -tutte associazioni no-profit- non avranno alternative alla chiusura, con effetti devastanti per la difesa delle persone sfruttate e obbligate a prostituirsi nelle strade italiane.
Non solo, ma la manovra economica ha tagliato fondi anche all'attività di primo contatto, in strada e indoor, per far emergere i fenomeni della tratta e del grave sfruttamento e alla pronta assistenza di tre mesi per le vittime che decidono di uscire dalla loro condizione di assoggettamento. Il dipartimento della Mara Carfagna si è impegnato a trovare questi 2,5 milioni, ma al momento non ci sono.
Inoltre sono anche stati ridotti di 800mila euro i fondi destinati ai progetti di inserimento sociale a favore delle vittime. Un taglio che complessivamente è del 18%.
Per questo, con il senatore Marco Perduca, ho presentato un'interrogazione al ministero dell'Economia per sapere:
- se intenda al più presto reperire 600mila euro necessari per assicurare il funzionamento delle postazioni locali del Numero Verde Antitratta per tutto l’anno 2010;
- se non reputi necessario convocare al più presto il tavolo tecnico sulla tratta composto da istituzioni centrali e locali e dal terzo settore –istituito formalmente, ma mai realmente attivato– per ridefinire insieme l’assetto complessivo del sistema di aiuto alle vittime.
Donatella Poretti
Qui il testo dell'interrogazione