Stamani è stato presentato al Senato il documento del Comitato Bioetico per la Veterinaria su “Animali e crisi economica”, occasione di riflessione per parlare del rapporto uomo/animale all'interno della società dei consumi, in cui l'animale è protagonista e vittima del comportamento umano e dipendente dal contesto dell'attuale crisi economica.
Consumatore, per animali e di prodotti per animali domestici, dove spesso prevale il desiderio dell'uomo anche contro il benessere animale, dagli accessori alla scelta della razza o delle razze sofferenti geneticamente solo per motivi estetici.
Consumatore, di animali e di prodotti derivati da animali, con la necessità della scelta consapevole e responsabile. Con l'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) abbiamo collaborato e condiviso la stesura del documento, in particolare sulla necessità della responsabilizzazione del consumatore quale soggetto attivo che deve iniziare a porsi delle domande su come un chilo di pane costi di più di un chilo di salsicce.
Tra le misure pratiche ci si dovrebbe rivolgere ai bambini, consumatori di domani e consumatori di oggi. I bambini e la scuola, le gite nelle fattorie felici vanno bene, ma deve poi anche essere fornita l'informazione che la fettina della mensa arriva da allevamenti intensivi.
Come nelle confezioni delle uova si mettono le condizioni di allevamento delle galline (all'aperto, a terra, nutrite con cibo biologico...), anche per la carne dovrebbe risultare nell'etichetta la storia dell'animale: dove e come allevato, l'età, le modalità di uccisione e macellazione e il luogo, ecc.
Insomma, parafrasando Einaudi: conoscere per mangiare...
Donatella Poretti
Qui il documento del Comitato di Bioetica Veterinaria