Io che, lo confesso, non ho avuto mai simpatia nei riguardi delle donne e degli uomini politici del Pdl, non posso fare a meno di elogiare il ministro Mara Carfagna, ed esprimerle tutta la mia stima. Una persona che, quando è opportuno, sa mettere da parte i sentimenti, per privilegiare la ragione. Su questa, infatti si è basata, quando ha definito il Gay pride romano «una manifestazione gioiosa, serena e partecipata». Tale, infatti, è stata la sfilata, tranne qualche scempiaggine, come accade in tante manifestazioni alle quali partecipano molte persone. Ma, ancor più si è basata sulla ragione, quando ha preso le distanze da uno striscione omofobo fatto affiggere da Militia Christi.
Hanno fatto invece prevalere i sentimenti (cattivi) sulla ragione, coloro che hanno definito Mara Carfagna «una ragazzina che ha sbagliato e che dovrebbe chiedere scusa». Scusa di che? L'omofobia è un cattivo sentimento, estraneo al Vangelo e in contrasto con la ragione. Gesù, infatti, che ragionava, e ragionava sottilmente, pur enumerando molti gravi peccati, non pronunciò mai una parola contro l'omosessualità.
Elisa Merlo