Comunità Montana Valtellina di Morbegno (So)
DOCUMENTO D’INDIRIZZO PER ELEZIONE DEL PRESIDENTE
E DELLA GIUNTA ESECUTIVA
Abbiamo assistito, nelle ultime settimane, ad un vero e proprio terremoto istituzionale, che ha coinvolto non soltanto la Comunità Montana di Morbegno, ma più o meno direttamente tutti i comuni del mandamento, e di conseguenza tutta la Nostra popolazione.
Abbiamo riflettuto a lungo e ci siamo impegnati, quali Sindaci, dopo un primo momento di smarrimento -crediamo comprensibile- ad elaborare una linea di pensiero che potesse essere condivisa il più ampiamente possibile. Ed infatti l'elemento che è emerso in maniera inequivocabile è stato quello del rinnovamento.
L'espressione più spesso richiamata è stata proprio questa, e l'abbiamo accostata sia alla necessità di cambiare i modi di fare amministrazione presso la nostra Comunità Montana, sia le idee, i rapporti con la politica e con le persone, la rappresentatività, e la necessità di valutare tutte le iniziative volte a ridare fiducia ai Sindaci ed ai loro cittadini, nonché a tutti coloro che da fuori ci osservano ormai come un laboratorio in declino.
Il nostro mandamento è stato sempre molto attivo dal punto di vista amministrativo, commerciale, turistico ed agricolo, i problemi sul tavolo sono tantissimi, e riteniamo quindi necessario muoverci con tempestività, utilizzando le risorse umane più qualificate esistenti sul territorio, senza discriminazioni di sorta, con l'unico reale ed imprescindibile requisito che i nomi siano totalmente nuovi e staccati dal passato.
Si tratta di dare un segnale forte, ma lo riteniamo necessario per dare concretezza e credibilità, sin dall'inizio, all'attività amministrativa che verrà posta in essere, e per garantire trasparenza ed assenza di pregiudizi o impedimenti anche a compiere quelli che si riveleranno passaggi difficili e delicati come la gestione -nel prosieguo- delle responsabilità di chi ci ha preceduto.
Ed ancora, la cernita dei nominativi deve avvenire, a nostro modo di pensare, e tenendo conto del giusto e valido apporto della politica nella gestione di questa vicenda, tramite una condivisione diffusa che deve prendere avvio dai singoli territori, al fine di evitare imposizioni che mal verrebbero recepite dai più. E non si tratta più di sostenere, come in passato, il proprio esclusivo territorio (vale a dire che ciascuno coltivi il proprio orticello), ma piuttosto di caratterizzare l'azione politico-amministrativa con gli elementi della condivisione e del controllo diretto da parte dei singoli spazi ristretti, al fine di garantire a ciascuno il rispetto della specialità del territorio, e soprattutto la qualità delle singole persone chiamate a rappresentarci tutti. Vogliamo evitare che le scelte siano calate dall'alto, senza tener conto delle reali necessità dei singoli territori, e soprattutto delle risorse che ciascuno di questi può mettere a disposizione della nostra Comunità Montana.
Concretamente, vogliamo con forza il cambiamento, e vogliamo che questo cambiamento venga sin dall'inizio suggellato da facce completamente nuove, rappresentative e capaci di sviluppare tutte le azioni che si renderanno necessarie per amministrare nel migliore dei modi. Il rinnovamento deve passare dalla tagliola netta con il passato. Tagliola nei nomi, nei volti, nelle istanze e nei modi.
Risulta di fondamentale importanza riallacciare i rapporti istituzionali con gli Enti superiori quali la Regione e la Provincia, al fine di spendere il buon nome della nostra gente. Per tale ragione è essenziale presentare e farsi rappresentare da soggetti nuovi e ricchi di motivazioni.
L’ente Comunità Montana -anche a seguito della novella normativa nazionale- diviene un nuovo centro di erogazione di servizi e funzioni delegate dai singoli comuni. Ne deriva la necessità di attivare un gruppo di lavoro attento e attivo nel formulare proposte e soluzioni, in stretto contatto con tutto il territorio mandamentale, al fine di rappresentare un centro di consulenza altamente specializzato a disposizione dei singoli Comuni.
Il tutto passa attraverso il recupero e il riscatto dei dipendenti della nostra Comunità Montana, che dovranno con il nuovo direttivo essere valorizzati e responsabilizzati. Il ruolo di ciascuno dovrà tenere conto delle singole competenze al fine di far crescere la professionalità delle persone in un clima sereno e costruttivo.
Sarà necessario individuare il Segretario che dovrà rappresentare il punto di sintesi e di coordinamento dell’attività amministrativa con quella esecutiva.
Uno speciale gruppo di lavoro dovrà occuparsi dei progetti d’investimento a lungo termine previa raccolta delle idee e delle istanze dei singoli territori o di specifiche aree, nonché della ricerca di finanziamenti e risorse che solo attraverso un’attenta programmazione e verifica di compatibilità, potranno essere raccolte.
L’assemblea dei Sindaci dovrà rappresentare il fulcro delle decisioni politiche e di pianificazione dell’attività amministrativa nonché essere sede di confronto delle idee e delle istanze. Dall’assemblea dei Sindaci dovranno emergere gli obiettivi e le linee programmatiche della nostra Comunità Montana, da sollecitare attraverso incontri periodici pianificati (una volta al mese).
L’esperienza del nostro Ufficio di Piano, ampiamente riconosciuta a livello provinciale, andrà debitamente valorizzata e il suo campo d’azione ampliato.
Particolare attenzione dovrà essere rivolta alle vocazioni dei singoli territori con una politica speciale di promozione e sviluppo del turismo ambientale, eno-gastronomico, termale e sportivo.
Morbegno, 8 luglio 2010