Yoani Sánchez ci comunica che Guillermo Fariñas ha sospeso lo sciopero della fame, dopo i risultati conseguiti dai colloqui della Chiesa con il presidente Raúl Castro in tema di liberazione dei prigionieri politici. La famosa blogger si era recata personalmente all’ospedale di Santa Clara per convincere il dissidente ad abbandonare la lotta, insieme a Hector Palacio, Gisela Delgado, Rene Gomez Manzano, Reinaldo Escobar e il parroco Mario di Taguayabon. Yoani viaggiava alla volta di Santa Clara, twitteava nervosamente convinta che fosse il modo migliore per ottenere il suo scopo, si raccomandava a San Kilobyte, sperava di arrivare in tempo per dire al dissidente che non serviva a niente morire. Si è recata nel suo ospedale, è stata ricevuta alle due del pomeriggio di oggi (le venti ora italiana), ha potuto conversare con Fariñas e ha scattato alcune foto, una delle quali lo ritrae mentre beve il primo bicchiere d’acqua.
«È ora di far sparire la polizia politica. Non vogliamo più ombre che vigilano dietro le nostre porte. Deve finire l’apparato repressivo sulle nostre opinioni. Nessuno deve più andare in prigione per aver espresso delle idee e per motivi politici. La liberazione dei prigionieri di coscienza deve essere incondizionata e non deve trasformarsi in una deportazione verso l’Europa», ha concluso la Sánchez, soddisfatta per aver contribuito a impedire la morte di un amico.
«Mi impegno a curarmi davanti ai miei fratelli», ha scritto il giornalista indipendente e psicologo in un comunicato diffuso dal letto di ospedale. «Sono grato alla solidarietà di tutti gli uomini e le donne di buona volontà nel mondo che sono stati il mio scudo protettore contro le manovre repressive». Fariñas ha messo in primo piano il lavoro eroico compiuto dalle Damas de Blanco e ha ricordato tutti i cubani che si trovano ancora in carcere, in esilio o che sono dispersi per le strade del mondo.
Fariñas, 48 anni, era in terapia intensiva dal 11 marzo, quando era stato ricoverato per uno shock ipoglicemico. Il suo sciopero della fame e della sete è durato 135 giorni.
Gordiano Lupi