Anche se non risolutivo, riteniamo importante l’abrogazione del primo comma dell’articolo 10 riguardante i falsi invalidi, che nulla c'entrava con la doverosa e giusta lotta ai falsi invalidi, mentre era un grave e duro colpo agli invalidi veri. Tale emendamento era privo di efficacia, sia riguardo al contenimento dei costi, sia riguardo al contrasto delle “false invalidità”. L’innalzamento della percentuale di invalidità dal 74% all'85% quale soglia per accedere all’assegno mensile di assistenza riservato agli invalidi parziali, avrebbe comportato un limitato risparmio di 10 milioni di euro per il primo anno, 30 per il secondo, e 40 per il terzo. Peraltro, avrebbe inciso sulla categoria di invalidi civili per i quali già sono previsti requisiti particolarmente stringenti. Senza considerare che se fosse passato tale sciagurato emendamento, l’elevazione di quella percentuale avrebbe comportato l’esclusione di persone affette da significative patologie.
La questione delle disabilità non si risolve di certo con un colpo di spugna, in quanto milioni di malati aspettano che venga anche aggiornato, per esempio, il nomenclatore tariffario che garantisce loro il sostegno di importanti presidi medici, che dovrebbero essere inclusi nei LEA, e che dal 1999 rimane in attesa.
Si tratta spesso di apparecchiature che per molti malati costituiscono risorse di importanza vitale. Basti pensare ai sintetizzatori vocali che consentono a migliaia di persone malate di SLA o di sindromi da locked-in di continuare a parlare e comunicare con l'esterno, che ancora non sono garantite in tutte le regioni. Questo è anche il senso della dura lotta nonviolenta della Deputata radicale Maria Antonietta Farina Coscioni, impegnata da molti giorni in uno sciopero della fame perché questi presidi, essenziali per una qualità della vita che sia giusto almeno accettabile, siano garantiti in tutta Italia.
La direzione non era certo quella di questo pericoloso articolo che fino a ieri minacciava milioni di veri disabili nella finanziaria di Tremonti-Berlusconi. Non è ancora la direzione giusta: dall'alto di un governo che si riempie la bocca (solo quella evidentemente) del suo essere incondizionatamente e dogmaticamente “pro life”, non si può risparmiare sui disabili, è l'ennesima insopportabile ingiustizia.
Per queste ragioni, oggi con l'associazione Luca Coscioni, saremo anche noi in piazza Montecitorio per chiedere che ciò che è stato promesso alcuni mesi fa dal Ministro Fazio sui LEA divenga concreta realtà.
Donatella Poretti
Qui il testo dell'emendamento