Il Granma dedica una lunga apertura al caso del dissidente Guillermo Fariñas e in un pezzo intitolato “Lottare per la vita è nostro dovere” intervista ad Armando Caballero, responsabile dell’équipe medica che cura il dissidente. Il medico afferma che Fariñas si trova nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Universitario Arnaldo Milían Castro di Santa Clara e che si stanno usando i più avanzati e costosi trattamenti medici per salvargli la vita. Il dissidente è in sciopero della fame da 125 giorni e rifiuta di ingerire cibi per via orale. Il servizio medico dell’Ospedale di Santa Clara lo alimenta per via endovenosa, ma sono insorti rischi di complicazioni e se il paziente non deciderà di alimentarsi per via orale il pericolo di morire è alto. Caballero ci tiene a chiarire che il paziente viene curato gratuitamente, grazie al sistema sanitario cubano, è trattato con rispetto e riceve particolari attenzioni. Fariñas ha un telefono diretto in camera e un televisore con il quale segue il campionato mondiale di calcio che lo appassiona. In sintesi riportiamo il giudizio sullo stato di salute del dissidente espresso dal capo dell’equipe medica: «Il paziente è in pericolo potenziale di morte, perché dipende dall’evoluzione di una trombosi alla giugulare sinistra che stiamo seguendo con attenzione».
Yoani Sánchez ha commentato: «L’articolo su Coco Fariñas nel Granma di oggi sa di necrologia: preparano l’opinione pubblica ad accettare la sua morte».
Gordiano Lupi